Adiconsum fa proposta per maggiore sicurezza in acquisti online
30 anni fa l’Italia si collegava ad Internet per la
prima volta. Una data epocale che ha visto evolvere tale strumento da iniziale semplice
moltiplicatore di informazione a strumento quotidiano nelle relazioni social
fino alla scoperta del suo utilizzo nel commercio elettronico.
Nell’anniversario dei
30 anni di Internet in Italia, Adiconsum vuole porre l’attenzione del Governo
sugli acquisti online
– dichiara Walter Meazza, presidente
Adiconsum – Sebbene abbiamo assistito ad
un loro incremento negli ultimi anni, essi collocano il nostro Paese ancora in forte
ritardo rispetto agli altri Paesi europei, anche in vista della realizzazione
del Mercato Unico Digitale.
Vero è che tante sono state le cose fatte in tema di
tutela del consumatore-internauta, (v. ad es. il tempo per ripensare al proprio
acquisto passato da 10 a 14 giorni), ma ancora tante sono le criticità legate
ad Internet, a partire dalla lingua usata che deve essere quella del consumatore.
3 sono le cose che vuole il consumatore quando
acquista online:
1.
ricevere
il bene/servizio acquistato
2.
pagare
in sicurezza
3.
poter
rientrare in possesso della somma versata in caso di bene/servizio non conforme
a quanto acquistato.
Su quest’ultimo
punto, in particolare, Adiconsum – prosegue Meazza
– ha avanzato una proposta, depositata
alle Commissioni IX e X della Camera nel corso dell’audizione sul Mercato Unico
Digitale.
La proposta Adiconsum è la seguente: introdurre
forme di pagamento in 2 tempi:
1.
blocco
dell’importo con carta di credito a garanzia
2.
successivo
sblocco del pagamento solo alla consegna del bene.
Si tratta di forme di pagamento già utilizzate in
altri settori, come le prenotazioni alberghiere e nel noleggio auto, che, se introdotte
anche nel commercio elettronico ridurrebbero innanzitutto le frodi, tutelando
quindi i consumatori ed aumentandone la fiducia, ed emarginerebbero i
commercianti non onesti a vantaggio di quelli corretti, diffondendo tale forma
di commercio. Accanto a queste forme di pagamento, bisogna poi dare la
possibilità al consumatore di verificare l’esistenza del venditore prima di
autorizzare il pagamento.
Adiconsum – conclude Meazza
– chiede al Governo di aprire un Tavolo
presso il Ministero dello Sviluppo Economico con la partecipazione di tutti gli
stakeholder Associazioni Consumatori-Associazioni dei commercianti
online-Associazione degli intermediari per discutere e veder approvate tali
proposte.