Notifica digitale discriminatoria nei confronti delle fasce più deboli della popolazione.
Chiediamo al Governo di riconsiderare il provvedimento
20 dicembre – Dal prossimo anno, la notifica di atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni della Pubblica Amministrazione a cittadini, persone giuridiche e imprese, sarà digitale. Questo, almeno, è quanto contenuto nell’art. 34 del Decreto Legge Milleproroghe che andrà al Consiglio dei Ministri del prossimo 21 dicembre.
Ad avviso di Adiconsum, prevedere un meccanismo che notifichi gli atti provenienti dalla Pubblica Amministrazione attraverso la pubblicazione su una piattaforma digitale è discriminatorio, soprattutto nei confronti di tutti quei cittadini-consumatori che appartengono alle fasce più deboli della popolazione (anziani, disabili, famiglie in difficoltà economica) e che rientrano tra i c.d. analfabeti digitali.
La norma prevede, inoltre, che l’accesso alla piattaforma, per accertare la presenza di eventuali comunicazioni, sia responsabilità del destinatario.
Come associazione di difesa dei consumatori temiamo che questo cambio di paradigma comporterà una serie di criticità giuridiche legate all’efficacia della notifica e al diritto costituzionale che ogni cittadino ha di agire a difesa dei propri interessi. La notifica è, infatti, effettiva da quando risulta presente sulla piattaforma. Ciò è lesivo del diritto di azione e di difesa dei cittadini-consumatori.
Pertanto, Adiconsum chiede al Governo di riconsiderare il provvedimento.
IMPORTANTE: Adiconsum ricorda ai consumatori che hanno difficoltà nell’uso del computer di aver attivato, attraverso il progetto Nessuno E-scluso, una serie di servizi comprendenti una chat online attiva sul sito Adiconsum dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12.30 e un elenco di sportelli fisici Adiconsum per richiedere assistenza informatica. Per la lista degli sportelli, cliccare qui.