Ha ragione Bernardo Bertolucci – dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum – i sanpietrini erano una risorsa ai tempi di Papa Sisto V che con essi lastricò Roma per permettere il passaggio dei carri con i cavalli.
Nella settimana europea della mobilità, i sanpietrini oggi – prosegue Giordano – oltre ad essere un impedimento per i tanti disabili a cui è precluso l’accesso agevole nelle zone più belle di Roma, rappresentano un ostacolo anche per le persone a scarsa mobilità che, pur non essendo sulla sedia a rotelle, rischiano giornalmente di cadere a causa della cattiva manutenzione degli stessi e della loro forma che si tramuta in una trappola per i piedi dei più anziani. A tutto ciò si aggiunge la pericolosità per coloro che viaggiano in scooter/moto/biciclette, e a Roma sono tanti, soprattutto quando la pioggia rende i sanpietrini viscidi e scivolosi.
Gli unici ad essere contenti di tale lastricato sono i produttori di ammortizzatori per auto/scooter/moto ed i medici/ fisioterapisti che lavorano per rimettere in sesto le ossa e le schiene ai ciclisti/motociclisti.
È tempo, a giudizio di Adiconsum – continua Giordano – che l’amministrazione capitolina realizzi un piano che releghi tale copertura in piccole zone, prevedendo comunque anche in tali aree, passaggi dedicati ai diversamente e scarsamente abili. La realizzazione di tale piano sarebbe l’occasione per realizzare quegli scivoli necessari per salvaguardare il diritto alla mobilità di chi è costretto su una sedia a rotelle.
Tale proposta – conclude Giordano – renderebbe Roma, che è città patrimonio del mondo, più accogliente per i turisti con o senza problemi deambulatori e più vivibile per i suoi milioni di residenti e aprirebbe posizioni di lavoro non solo per realizzare ti suddetti adeguamenti, ma anche per il rifacimento della corretta pavimentazione stradale, visto il grave problema delle tante “buche†presenti.