De Masi;Comuni rimborsino consumatori. Loro errori non ricadano su tutti consumatori
TARI
Tari gonfiata
Carlo De Masi, Presidente di
Adiconsum nazionale:
La vicenda della Tari è come un gatto
che si morde la coda.
Comuni già annunciano aumenti
in vista dei rimborsi che dovranno dare
ai cittadini.
Se così fosse, siamo di fronte ad un
atto gravissimo.
L’errore è dei Comuni ed i rimborsi
devono essere a loro esclusivo carico
14
novembre 2017 – È come un gatto che si morde la coda la vicenda
della tassa sui rifiuti Tari –
dichiara Carlo De Masi, Presidente
di Adiconsum nazionale – Come altre
vicende accadute nel nostro Paese, a rimetterci è sempre il consumatore. Mentre
ancora non si è spento il clamore della Tari gonfiata addebitata ai cittadini
da vari Comuni, anche di grandi città come Milano, infatti, alcuni enti locali
hanno già calcolato le perdite che subiranno per rimborsare quei cittadini a
cui hanno inviato una bolletta della TARI non corretta e hanno annunciato
aumenti per il prossimo anno, in quanto il costo dello smaltimento dei rifiuti
va comunque coperto.
Ai
cittadini vittime della Tari gonfiata
– prosegue De Masi – diciamo che, una volta recuperate le
bollette degli ultimi 5 anni, devono contattare le nostre sedi territoriali (più di
150 sparse sul territorio nazionale) per farne verificare la correttezza e, nel
caso risultassero errate, per poter recuperare quanto versato in più, di farsi
assistere nella presentazione della domanda al Comune ed eventualmente alla
Commissione tributaria.
Ci
auguriamo – conclude De Masi – che gli annunciati aumenti fatti da alcuni Comuni non vengano
confermati, perché vanificherebbero i rimborsi. L’errore è stato dei Comuni e sono loro che se ne devono assumere
l’onere. Non ha alcun senso rifarsi su tutti i consumatori per propri errori,
sarebbe un atto gravissimo.