Il dato ufficiale è che il costo del conto corrente, per Bankitalia è diminuito nel 2010, ma basta leggerlo attentamente per capire che le cose non vanno bene come sembra. La stessa banca d’Italia informa che sono aumentati i canoni base, quelli per il bancomat e le spese fisse.
Condizioni, in ogni caso, molto lontane da quelle di molti altri paesi europei.
Ma c’è un dato veramente incomprensibile. Il comportamento delle banche verso i clienti più affezionati che pagano quasi il doppio dei nuovi clienti.
Un comportamento che dimostra l’insensibilità e la scarsa informazione alla clientela.
Troppo poca è ancora la mobilità della clientela e troppo omogenee le condizioni applicate, troppo scarsa l’informazione sulle condizioni applicate.
Se poi si passa al 2011 vediamo che i tassi di interesse sui finanziamento stanno aumentando fin dal marzo scorso e le previsioni non sono migliori, nonostan
te una sostanziale stabilità dei tassi euribor, eurirs e della BCE.
In un momento in cui la crisi sembra “mordere†ancora più forte famiglie e imprese, che lo Stato aumenta le imposte sui rapporti bancari quale il deposito titolo, in alcuni casi con aumenti del 300 per 100, il sistema bancario deve fare la sua parte come ripete il presidente Mussari.
Il cliente è l’unica e vera forza del sistema bancario, ma potrebbe stancarsi di dover subire tassi alti quando chiede un finanziamento e dall’altra parte vedersi ridurre, ogni fine anno, addirittura il capitale versato per i bassissimi tassi di interesse a suo favore, oppure di vedersi vendere obbligazioni che rendono meno dei titoli di Stato o continue operazioni di marketing che possono portare anche ad alto indebitamento.
E’ necessario un patto tra industria bancaria e rappresentanza della clientela che possa far affrontare insieme i difficili momenti che il Paese sta vivendo con propos
te concrete al Parlamento, al Governo e con rapporti sempre più corretti e trasparenti tra singole banche e clienti.