Il Caso: una donna occupa un parcheggio libero in attesa che l’amica
arrivi con l’auto, ma un uomo alla guida della propria autovettura prova ad
occupare comunque il parcheggio, colpendo la donna. Inevitabile e
incontestabile la condanna dell’uomo. L’uomo
asserisce di aver urtato accidentalmente la
donna, avanzando con la propria auto, convinto che si sarebbe spostatala.
Tuttavia la Corte ritiene il soggettivo convincimento dell’uomo che la donna si
sarebbe spostata assolutamente irrilevante rispetto all’azione posta in essere
alla guida della vettura, azione che rivela la volontà dell’uomo di procedere,
nonostante la presenza della donna, e anche a costo di provocare l’urto.
Corte di Cassazione, sez. V Penale, 7 maggio 2015, n. 19075
arrivi con l’auto, ma un uomo alla guida della propria autovettura prova ad
occupare comunque il parcheggio, colpendo la donna. Inevitabile e
incontestabile la condanna dell’uomo. L’uomo
asserisce di aver urtato accidentalmente la
donna, avanzando con la propria auto, convinto che si sarebbe spostatala.
Tuttavia la Corte ritiene il soggettivo convincimento dell’uomo che la donna si
sarebbe spostata assolutamente irrilevante rispetto all’azione posta in essere
alla guida della vettura, azione che rivela la volontà dell’uomo di procedere,
nonostante la presenza della donna, e anche a costo di provocare l’urto.
Corte di Cassazione, sez. V Penale, 7 maggio 2015, n. 19075