Grazie ad un’azione
congiunta della Commissione europea e degli Stati membri Ue sono ben 116 i siti
web che vendono giochi, libri, video e musica digitali ad essersi
adeguati alla normativa europea a tutela dei consumatori.
Un importante passo
avanti compiuto grazie ad uno screening (cd. “sweep”) a livello europeo dei siti web, realizzato per individuare
le violazioni della normativa a tutela dei consumatori e, di conseguenza,
garantirne l’applicazione. Su 330 siti web 172 sono stati individuati come non
conformi: di questi, fino ad ora, ben 116 si sono “messi in regola” con la
normativa Ue a tutela dei consumatori.
In particolare, i
principali problemi riscontrati sono stati i seguenti:
–
clausole
contrattuali abusive che escludono il diritto dei consumatori di adire le
vie legali o negano ai consumatori il diritto all’indennizzo in caso di
prodotti non funzionanti;
–
informazioni
poco chiare sul diritto di recesso:
trattandosi di download digitale, gli operatori sono tenuti a informare i
consumatori prima dell’acquisto che non sarà possibile annullare il download
una volta avviato – cosa che non avviene nel 42% dei siti web controllati;
–
carenza
delle informazioni obbligatorie sull’identità
del professionista, in particolare dell’indirizzo
e-mail: una mancanza che priva i consumatori di un efficace canale di
contatto.
Uno studio complementare commissionato dalla Commissione
europea ha inoltre rilevato la carenza – se non, in molti casi, l’assoluta
mancanza – di informazioni su eventuali restrizioni
geografiche applicabili ai contenuti digitali: informazioni che, invece,
sono essenziali per i consumatori che si recano in altri Stati Ue e che si
aspettano di poter accedere ai propri contenuti senza incontrare ostacoli.
Infine, è stato
rilevato come i giochi pubblicizzati come “gratuiti” nella
maggior parte dei casi richiedano un pagamento in una fase successiva del
gioco, senza che tutto ciò sia stato chiaramente spiegato all’inizio: un
“silenzio” pericoloso, soprattutto perché gli utenti di questi giochi sono
spesso i bambini, mentre le conseguenze si ripercuotono inevitabilmente sulle
tasche dei genitori che, inconsapevolmente, li lasciano giocare con i propri
dispositivi mobili.
Per quanto riguarda
i 49 siti web ancora non in regola, i procedimenti sono attualmente in corso. Il
problema degli acquisti nel corso dei giochi, inoltre, è stato sottoposto ad un
esame specifico, per garantire una migliore informazione ai consumatori ed
evitare bollette sproporzionate e impreviste causate dagli acquisti effettuati dai bambini durante il gioco.