L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha stabilito che, dal 1° luglio, i prezzi dell’energia elettrica subiranno modesti cambiamenti (+ 0,2%), mentre i prezzi per il gas avranno un aumento dl 2,6%.
Nel particolare, la spesa media annua della famiglia tipo sarà di:
516 euro per l’energia elettrica;
1,263 euro circa per il gas.
Ricordiamo che:
– per l’energia elettrica i prezzi di riferimento della materia prima vengono aggiornati sulla base dei costi sostenuti dall’Acquirente Unico per approvvigionarsi sul mercato all’ingrosso dell’anno in corso, e cioè fino al momento dell’aggiornamento trimestrale e delle stime dei costi per i mesi successivi;
– per il gas, i prezzi di riferimento vengono aggiornati sulla base di indicatori legati alle quotazioni medie sui mercati internazionali di petrolio, olio combustibile e gasolio nei 9 mesi precedenti, escludendo l’ultimo mese.
Adiconsum prende atto degli aumenti, sia dell’energia elettrica (seppur minimo) che del gas, ma segnala come i consumatori oltre agli aumenti continuino a pagare oneri impropri sulle bollette, contribuendo a lievitarne i costi.
Inoltre Adiconsum rilancia la proposta della creazione di un Fondo di solidarietà: basterebbe un centesimo a bolletta, per intervenire a favore delle fasce più deboli della popolazione (pensionati, famiglie monoreddito, ecc.) che non riescono ad onorare il pagamento delle utenze domestiche (energia, elettrica, gas, ma anche telefonia, ecc.).
Adiconsum accoglie con apprezzamento la proposta contenuta nella recente relazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas sull’utilizzo di una parte dell’IRES (la c.d. Robin Hood Tax, sugli utili delle aziende più rappresentative sia in termini di fatturato che di impegno nel settore delle energie rinnovabili) per “compensare una riduzione dell’Iva sulle componenti tariffarie parafiscali nelle bollette dei consumatori”.
Adiconsum esorta l’Autorità a passare dai proclami ai fatti.