“Condivisione, corresponsabilità di istituzioni e docenti e
interdisciplinarietà”. Queste in sintesi le tre parole chiave alla base della
Carta d’Intenti per l’Educazione alla Legalità Economica firmata al Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, frutto di un accordo tra
Miur, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Corte dei
Conti, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Consiglio di Presidenza
della Giustizia Tributaria, Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate,
Equitalia S.p.A, Unioncamere, Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi
del Credito, APF – Organismo per la Tenuta dell’Albo dei Promotori Finanziari,
Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, Fondazione Rosselli. Promuovere l’educazione economica,
finanziaria, fiscale a partire dai banchi di scuola per spingere i ragazzi di
oggi, cittadini di domani, a comportamenti attivi e consapevoli. Ecco l’obiettivo della Carta d’Intenti. Tutti
i soggetti firmatari infatti sono convinti che l’educazione economica sia parte
integrante del bagaglio culturale indispensabile per la formazione di cittadini
consapevoli.
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