Sconfiggere il gioco d’azzardo si può e i Comuni in
questa lotta possono svolgere un ruolo rilevante. Lo ha stabilito il Tar di
Brescia rigettando i ricorsi presentati da Lottomatica, Lotterie nazionali e Lotto Italia contro l’ordinanza del sindaco di
Bergamo. Ma che cosa ha fatto il sindaco, d’accordo con l’amministrazione
comunale? Partendo da una
meticolosa raccolta dati e da uno studio socio-economico approfondito sulle
dinamiche del gioco d’azzardo e sul suo uso compulsivo da parte dei cittadini, il sindaco ha emesso un’ordinanza nella
quale ha affrontato il fenomeno con un approccio concreto, individuando 3 fasce
orarie durante le quali non è consentito scommettere sul territorio comunale.
Le fasce orarie indicate sono: 7.30 -9.30, 12-14 e 19-21.
Lo scopo
è quello di limitare il consumo e la vendita di azzardo legale, cercando di
contrastare la ludopatia, i cui costi sociali ed economici sono altissimi.
Il TAR di Brescia ha sancito il principio per cui i
Comuni possono e devono agire a tutela dei loro cittadini, della loro salute e
sicurezza, soprattutto in caso di minori, e quindi possono introdurre limiti, come le fasce orarie per ottenere tale scopo.
Adiconsum, che aderisce sia alla Campagna nazionale
“Mettiamoci in gioco” che alla Campagna SLOTMOB, è stata tra le prime associazioni a lanciare l’allarme sul fenomeno
del gioco d’azzardo, in quanto, gestendo, su riconoscimento del Ministero
dell’Economia e delle Finanze il Fondo di prevenzione del sovraindebitamento e
dell’usura per le famiglie in difficoltà economica, aveva rilevato l’insorgere,
accanto alle tradizionali cause di sovraindebitamento, anche quella del gioco
d’azzardo.
Se ti trovi in difficoltà economiche, puoi
contattare il:
Fondo di prevenzione del
sovraindebitamento e usura
tel. 06 44170238 – lunedì e venerdì dalle 10 alle 13;
mercoledì dalle 15 alle 17 – fax 06 44170230
E-mail: prevenzioneusura@adiconsum.it