Il 14 giugno scorso, il Parlamento europeo ha approvato una proposta per regolamentare l’intelligenza artificiale, l’AI Act. Il Regolamento sta ora procedendo attraverso i negoziati con la Commissione europea e il Consiglio. Questo Regolamento avrà un impatto significativo sullo sviluppo e sull’uso dell’intelligenza artificiale, ma in un arco di 3-4 anni: nel frattempo, le persone stanno già utilizzando questa tecnologia, si pensi ai chatbox incoprporati in prodotti e servizi, con possibili danni nei confronti dei cittadini-consumatori, come si evince dal Report “Ghost in the machine”curato dal Norwegian Consumer Council, associazione che fa parte del BEUC, l’organizzazione europea che riunisce 45 organizzazioni di consumatori indipendenti, fra cui Adiconsum.
Il Report “Ghost in the machine”
Il Report analizza i principali rischi dell’uso di questa tecnologia per i consumatori, legati alla manipolazione, ai pregiudizi e alla discriminazione, alla privacy, alla vulnerabilità della sicurezza, all’automazione delle attività umane, all’impatto ambientale, tanto per citarne alcuni, tratta l’applicazione delle leggi e dei regolamenti esistenti e indica le nuove misure legislative da adottare.
L’impegno di Adiconsum
Per questi motivi, Adiconsum partecipa all’azione congiunta di ben 16 Associazioni dei consumatori in altrettanti paesi europei, per chiedere che: · fino a quando la legge sull’IA dell’UE non sarà applicabile, le Autorità devono indagare per scoprire eventuali danni generati e applicare la legislazione in materia di protezione dei dati, di sicurezza e protezione dei consumatori· le aziende high-tech devono rispettare le normative esistenti dell’UE· le agenzie preposte devono vigilare sulla loro osservanza e comminare sanzioni stringenti in caso di inadempimenti. Attraverso i sistemi di IA, possono essere messe in atto pratiche commerciali sleali e forme di geoblocking, violazioni del diritto alla privacy forti limitazioni della concorrenza, manipolazioni dell’informazione e diffusione di deep fakes, forme illecite di influenza sul pensiero e sulle scelte di acquisto, discriminazioni, violazioni dei diritti dei minori, decisioni errate in danno dei cittadini…e la lista potrebbe proseguire. Il problema dell’IA, oggi, è intanto la totale opacità di questi sistemi, la mancanza di procedure di audit efficaci e condivise, così come il concreto coinvolgimento delle istituzioni e della società civile nell’individuazione dei rischi e nella definizione di metodi efficaci per la sorveglianza contro gli usi illeciti e gli usi dannosi (intenzionali e non). Per Adiconsum e le altre organizzazioni dei consumatori è necessario: · rafforzare le tutele dei consumatori per rendere la tecnologia sicura, affidabile ed equa in modo che i consumatori non siano usati come animali da laboratorio per le nuove tecnologie· definire una strategia globale di IA che tenga conto dei recenti sviluppi, incentrata sui diritti fondamentali e che offra linee guida rigorose per l’uso dell’IA generativa nel settore pubblico e privato· varare adeguate normative a prova di futuro nei casi in cui le leggi esistenti non siano strumenti efficaci.
La lettera alle Autorità competenti
Adiconsum in un’azione congiunta dei membri del BEUC, ha inviato una lettera alle Autorità competenti per sensibilizzarle sul fenomeno e per chiedere di varare norme a tutela dei diritti umani e dei cittadini-consumatori.
Adiconsum gestisce numerosi progetti per educare i consumatori ad un uso responsabile e informato dell’AI. Tra questi il progetto CREA2, finanziato dal programma europeo Justice 2021-2027, che applica strumenti come intelligenza artificiale (AI) e Blockchain per facilitare l’accesso degli utenti ai meccanismi di risoluzione delle controversie.