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Le aziende e la sostenibilità: sfide e competenze necessarie 

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Le aziende italiane si trovano ad affrontare diverse sfide significative nell’adottare il nuovo quadro  normativo per la rendicontazione di sostenibilità, in particolare in relazione alla Corporate  Sustainability Reporting Directive (CSRD) e alle altre normative correlate. Ecco le principali  difficoltà: 

Competenze in Sostenibilità 

Conoscenza delle normative ESG: Comprendere le direttive europee come la CSRD, CSDD e la  Tassonomia, inclusi i requisiti di reporting e di due diligence. 

Analisi degli impatti ambientali e sociali: Capacità di valutare l’impatto delle attività aziendali  sull’ambiente e sulla società.

La mancanza di personale qualificato con competenze specifiche in materia di sostenibilità  rappresenta un ostacolo cruciale. Le aziende devono decidere se sviluppare internamente queste  competenze o acquisirle esternamente, affrontando così una scelta strategica complessa. Inoltre,  è necessaria una formazione adeguata per garantire che il personale possa gestire i nuovi requisiti  di reporting e compliance. 

Competenze Analitiche 

Valutazione dei rischi: Abilità nel condurre analisi dei rischi legati alla sostenibilità e nella  formulazione di strategie per mitigarli. 

Reporting e comunicazione: Capacità di redigere report chiari e coerenti che soddisfino i  requisiti normativi e rispondano alle aspettative degli stakeholder. 

La CSRD e le normative associate sono caratterizzate da una notevole complessità, con documenti  che superano le 400 pagine. Questo genera preoccupazioni tra le PMI, molte delle quali devono  iniziare da zero nella redazione dei report di sostenibilità e si trovano a dover implementare  procedure che complicano i processi di rendicontazione. 

Conoscenza informazioni disponibili 

∙ Scarsa conoscenza della propria catena del valore 

Le PMI che operano all’interno delle filiere produttive delle aziende obbligate alla CSRD  potrebbero essere costrette a fornire informazioni dettagliate sulla sostenibilità. Questo scenario  comporta il rischio di esclusione per le aziende non preparate, evidenziando la necessità di una  gestione proattiva della sostenibilità lungo tutta la catena del valore. 

Competenze Gestionali 

Project management: Capacità di gestire progetti di sostenibilità, coordinando team  interfunzionali e monitorando i progressi verso gli obiettivi stabiliti. 

Leadership in sostenibilità: Abilità nel promuovere una cultura della sostenibilità  all’interno dell’organizzazione, coinvolgendo dipendenti e stakeholder 

Le aziende devono adattarsi rapidamente ai nuovi standard richiesti dalla CSRD, il che implica un  cambiamento significativo nelle pratiche aziendali quotidiane. Questo adeguamento potrebbe  richiedere investimenti considerevoli in termini di tempo e risorse. 

Competenze Relazionali 

Collaborazione con stakeholder: Abilità nel dialogare con diversi gruppi di interesse,  principalmente istituzionali oltre a investitori, clienti e fornitori, per garantire un approccio  integrato alla sostenibilità. 

Comunicazione efficace: Capacità di comunicare in modo chiaro le iniziative di sostenibilità  sia internamente che esternamente 

Senza un adeguato supporto e dialogo con le Istituzioni, le PMI rischiano di perdere competitività.  È fondamentale che le autorità nazionali contribuiscano ad introdurre misure per assistere le  piccole e medie imprese nell’applicazione dei principi di rendicontazione di sostenibilità. La  mancanza di tale supporto e dialogo potrebbe compromettere la capacità delle PMI italiane di  competere a livello europeo e internazionale. 

Competenze Digitali 

Gestione dei dati: Capacità di raccogliere, elaborare e analizzare dati relativi alla  sostenibilità, utilizzando strumenti digitali avanzati come Big Data e Data Analytics. 

Utilizzo di tecnologie emergenti: Familiarità con tecnologie come il cloud computing e  l’intelligenza artificiale per migliorare i processi di reporting e rendicontazione. 

La necessità di digitalizzazione è un’altra sfida significativa. Le PMI devono adottare nuove  tecnologie per migliorare l’efficienza operativa e soddisfare i requisiti normativi, ma spesso  mancano delle competenze digitali necessarie per implementare queste innovazioni.

Formazione Continua 

Le aziende dovranno investire nella formazione continua del personale per mantenere aggiornate  le competenze in linea con l’evoluzione delle normative e delle pratiche sostenibili. Questo include  programmi di upskilling e reskilling per affrontare le transizioni ecologiche e digitali. 

In sintesi, l’adozione delle nuove normative richiede un approccio multidisciplinare che combina  competenze tecniche, gestionali e relazionali, oltre a un forte impegno verso la formazione  continua del personale. 

In conclusione, le aziende italiane dovranno affrontare una serie di sfide complesse per  conformarsi al nuovo quadro normativo sulla sostenibilità. La preparazione anticipata,  l’acquisizione delle giuste competenze e il dialogo con le istituzioni saranno fondamentali per  affrontare con successo queste difficoltà. 

Non lasciare che la complessità della sostenibilità rallenti il tuo business: trasforma le sfide in un vantaggio  competitivo. Con il supporto di Adiconsum, potrai potenziare le competenze del tuo team e semplificare il  reporting, preparandoti alle nuove normative. Contattaci per scoprire le soluzioni su misura e dare una  svolta al futuro della tua azienda

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