Anche nella Fase 2, le mascherine, insieme al distanziamento sociale, rappresentano una delle misure di contrasto alla diffusione del coronavirus.
Salite alla ribalta nella Fase 1 perché introvabile, nonostante lo sforzo attuato da alcune imprese che hanno riconvertito i loro impianti per produrle, sulle mascherine, ad avviso di Adiconsum, permangono ancora una serie di criticità che hanno bisogno di trovare rapide soluzioni:
- il prezzo
- l’approvvigionamento.
Il prezzo
Sul prezzo delle mascherine è necessario evitare speculazioni.
L’approvvigionamento
È necessario garantire l’adeguato approvvigionamento delle mascherine, evitando di importare prodotti contraffatti o non adeguati alle normative stabilite per assicurare la protezione minima.
Le proposte di Adiconsum
Per cercare di trovare soluzioni a questi problemi, Adiconsum ha scritto al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, per chiedere l’adozione delle seguenti misure:
- regolamentare le modalità e i tempi d’uso delle mascherine e del loro eventuale smaltimento
- limitare i comportamenti speculativi e vigilare sulle importazioni di prodotti contraffatti, sanzionandoli con misure adeguate
- garantire il fabbisogno giornaliero minimo per ogni persona
- consorziare le aziende produttrici italiane, dando vita ad un soggetto, a controllo pubblico, che garantisca stoccaggio e fabbisogno, sia al fine di contrastare la pandemia in atto sia per prevenire future epidemie
- •provvedere alla fornitura gratuita delle mascherine per le fasce meno abbienti della popolazione e introdurre, per tutti gli altri, la detrazione fiscale totale sulla dichiarazione dei redditi in quanto trattasi di presidio medico essenziale
- dare avvio, anche con l’ausilio delle Associazioni dei Consumatori, ad una Campagna di informazione istituzionale sul corretto uso delle mascherine.