Ci risiamo! Ancora una decisione che costringerà,
se attuata, i consumatori-utenti televisivi a mettere mano al portafoglio e a
rinunciare ad un proprio diritto.
Tutto nasce dall’annuncio fatto da Mediaset di
voler criptare dal 7 di settembre i propri canali trasmessi sulla piattaforma
Sky.
Ma in
che cosa consiste la criptazione di un canale?
Consiste nell’abbinare ad un canale o ad un programma
un codice cifrato che solo chi ha le “chiavi” può decriptare. È un po’ come il
funzionamento di una cassaforte.
Nel caso della tv, il sistema di decriptatura è
composto da:
·
una chiave, che è la smart card
·
una cassaforte, che è il decoder.
Quand’è
che un canale/programma vengono criptati?
Le motivazioni più frequenti sono legate alla
decisione:
·
di fornire la visione di un canale/programmi a
pagamento (ad es., SKY su satellite e Mediaset Premium su terrestre) o di programmi
(un classico sono gli eventi sportivi) che non hanno acquisito i diritti per la
trasmissione fuori dai confini nazionali e che quindi sono visibili solo sul
terrestre o su tivùsat)
Alla luce di quanto sopra, si evince che la decisione
di Mediaset di criptare i propri canali Retequattro, Italia Uno e Canale 5, non
rientra fra quelli ammessi.
La verità è che Mediaset non vuole più concedere
gratuitamente a SKY la possibilità di inserire i principali canali Mediaset nel
bouquet della pay tv satellitare (posizioni 4,5,e 6).
Quali
le conseguenze per il consumatore?
Una conseguenza è di natura economica:
·
il consumatore che vede la televisione solo
grazie alla piattaforma satellitare, infatti, per vedere i canali Mediaset,
dovrà mettere mano al portafoglio e acquistare il decoder di tivùsat, visto che
la visione col decoder free satellitare gli sarà preclusa.
Per evitare tale esborso di denaro,
basterebbe che Mediaset impedisse a SKY
di collocare i propri canali nella numerazione del suo bouquet!
L’altra è ancora più rilevante:
·
il consumatore non potrà esercitare il diritto di
utilizzare la tecnologia trasmissiva più consona alle sue esigenze.
Gli
interrogativi infiniti
La decisione di Mediaset fa scaturire una serie di
interrogativi a catena che Adiconsum gira all’Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni (Agcom):
·
Perché Mediaset dovrebbe criptare tutto il
palinsesto dei suoi canali, impedendo quindi la visione con un semplice decoder
free satellitare?
·
Perché diventerebbe necessario vedere i canali
Mediaset solo con il decoder compatibile con tivùsat?
·
Perché Mediaset impedirebbe ai nostri
connazionali, residenti in Europa, di vedere i propri canali?
·
Perché alcuni canali trasmessi sul terrestre,
sono interamente criptati sul satellite e visibili solo con tivùsat?
·
Perché tivùsat nata per garantire la visione su
satellite dei canali terrestri a chi non ha il segnale da terra, ha costi di
accesso elevati? Servono per coprire i costi di criptatura?
·
Chi verifica se veramente i contenuti trasmessi
sono acquisiti solo per l’ambito nazionale?
Adiconsum chiede ad Agcom di:
·
chiarire diritti e doveri di chi gestisce i
bouquet televisivi e chi è tenuto a pagare per essere inserito nella
numerazione del bouquet
·
verificare la tipologia delle criptazioni in atto
·
aprire subito un tavolo di confronto con le
associazioni consumatori per elaborare al più presto le delibere necessarie per
regolamentare il settore
·
bloccare la decisione di Mediaset, fino a quando
non ci saranno regole chiare.
IMPORTANTE:
sulla nostra pagina facebook Adiconsum nazionale vogliamo
aprire un dibattito su questo tema. Abbiamo bisogno anche del tuo contributo
per portarlo all’attenzione dell’Autorità per le Comunicazioni e far valere i
tuoi diritti!