Prosegue, come ogni mese, con l’uscita delle tabelle di Marzo 2025, l’attività dell’”Osservatorio prezzi delle tariffe di ricarica della mobilità elettrica di Adiconsum e TariffEV”.
PUN MARZO 2025 (PUN 0,121 €/kWh)
Ulteriori analisi e commenti riferiti a febbraio 2025, dell’”Osservatorio prezzi delle tariffe di ricarica della mobilità elettrica di Adiconsum e dell’app TariffEV“.
Il numero dei punti di ricarica e delle infrastrutture a Dicembre2024 (Fonte Motus-E)
Totale punti di ricarica in Italia= 64.391, di cui 84% attivi pari 54.093
Totale infrastrutture in Italia = 33.414
Il PUN di Marzo 2025 è diminuito del 10% da Dicembre 2024 (inizio delle attività dell’Osservatorio) e del 19% rispetto a Febbraio 2025.
Abbiamo elaborato un prezzo medio per le 3 categorie AC, DC e HPC prendendo in esame i prezzi medi proposti nelle tabelle.
PREZZO MEDIO MARZO 2025:
AC: 0,60 €/kWh
DC: € 0,71 €/kWh
HPC: 0,73 €/kWh
PREZZO MEDIO MIN E MAX MARZO 2025:
AC: MIN 0,48 €/kWh – MAX 0,66 €/kWh
DC: MIN 0,52 €/kWh – MAX 0,79 €/kWh
HPC: MIN 0,53 €/kWh – MAX 0,8 €/kWh
Commento
Prima di entrare nell’analisi specifica, è opportuno sottolineare che a marzo 2025 Adiconsum e TariffeEV hanno portato l’Osservatorio sui prezzi delle ricariche elettriche all’attenzione delle istituzioni europee attraverso iniziative distinte. TariffeEV e Adiconsum hanno incontrato, in momenti separati, alcuni europarlamentari per discutere delle problematiche legate alla mobilità elettrica, mentre Adiconsum ha avuto un incontro a Bruxelles anche con il BEUC (Organizzazione Europea dei Consumatori), di cui è membro, per presentare il progetto dell’Osservatorio ed instaurare una collaborazione costante sulle tematiche dello sviluppo della mobilità elettrica e delle tariffe di ricarica.
Siamo al quarto mese di monitoraggio del mercato delle ricariche elettriche e, come già fatto per il mese precedente, è utile evidenziare alcune ulteriori riflessioni, senza dimenticare che le osservazioni relative ai dati di febbraio rimangono pienamente valide.
Anche a marzo 2025, il prezzo del kWh per la ricarica delle auto elettriche in luoghi pubblici si conferma instabile, con variazioni ben più significative rispetto a quelle di pochi centesimi tipiche dei carburanti tradizionali. Nonostante il PUN (Prezzo Unico Nazionale) sia diminuito del 10% da dicembre 2024, attestandosi a 0,121 €/kWh a marzo 2025, i prezzi praticati dai CPO (Charge Point Operator) che operano anche come EMSP (E-Mobility Service Provider) sono rimasti pressoché invariati rispetto a dicembre. Questo conferma che le tariffe di ricarica sono del tutto scollegate dal costo effettivo dell’energia all’ingrosso, rappresentato dal PUN. Si tratta di una differenza sostanziale rispetto ai carburanti tradizionali, i cui prezzi sono invece influenzati dal costo del barile di petrolio. A marzo, solo due CPO hanno leggermente ridotto le loro tariffe.
L’andamento di marzo ribadisce che, per risparmiare, chi guida un’auto elettrica deve conoscere a fondo i prezzi offerti dai numerosi EMSP presenti sul mercato italiano. Anche in questo mese, gli EMSP, in particolare quelli stranieri, hanno proposto tariffe più competitive rispetto a quelle dei CPO/EMSP. Un ulteriore ribasso è stato favorito dall’ingresso di un nuovo EMSP particolarmente aggressivo, che ha contribuito ad abbassare i prezzi rispetto ai mesi precedenti.
Dall’analisi delle tabelle pubblicate finora emerge una straordinaria dinamicità degli EMSP, che entrano ed escono dal mercato italiano, modificando le loro tariffe di mese in mese. Questo rende il settore altamente concorrenziale, ma complica notevolmente la vita degli automobilisti elettrici. Questi ultimi si trovano costretti a scaricare decine di app per accedere ai servizi dei vari EMSP e a confrontare continuamente le offerte degli operatori. Fortunatamente c’è l’app TariffeEV, con cui è nata questa collaborazione con Adiconsum, che supporta i consumatori in questo Osservatorio.
Per comprendere la distorsione del mercato delle ricariche elettriche, immaginiamo un mercato dell’energia elettrica residenziale in cui i fornitori possano cambiare il prezzo del kWh ogni mese a loro discrezione, e i consumatori possano passare da un venditore all’altro per inseguire l’offerta più conveniente. Sarebbe un caos ingestibile, impossibile da regolamentare, che renderebbe difficile tutelare gli utenti e fidelizzare i clienti. Questo scenario non si verifica perché il mercato dell’energia elettrica residenziale è considerato un servizio di pubblica utilità, regolato da un’Autorità specifica che ne garantisce l’equilibrio. È incomprensibile, quindi, che la ricarica elettrica pubblica per le auto elettriche non venga parimenti riconosciuta come servizio di pubblica utilità, considerando che la mobilità è un diritto sancito dalla Costituzione italiana e che il servizio pubblico è già garantito per la mobilità basata su carburanti fossili.
Adiconsum ritiene indispensabile una regolamentazione più efficace del mercato delle ricariche elettriche, per raggiungere una parità tecnologica con i carburanti tradizionali, oggi ancora lontana.
È fondamentale ricordare che il diritto ad un’informazione chiara, alla comparazione trasparente dei prezzi e alla semplicità d’uso sono prerogative irrinunciabili dei consumatori, da garantire in ogni mercato, senza eccezioni.
COME LEGGERE LE TABELLE
PRIMA COLONNA: NOME CPO
CPO (Charging Point Operator- Operatore dei punti di ricarica) – Le aziende che si occupano di installare, gestire e manutenere le reti di stazioni di ricarica attraverso una piattaforma interconnessa. Indicati in ordine decrescente in base alla presenza di colonnine sul territorio, come rilevato nella piattaforma PUN (Piattaforma Unica Nazionale dei punti di ricarica per i veicoli elettrici ) realizzata dal MASE.
SECONDA COLONNA: evidenzia se il CPO è anche EMSP
EMSP (EMobility Service Provider – fornitore di servizi di mobilità elettrica) – Fornisce ai clienti finali i servizi necessari per effettuare le ricariche e l’interoperabilità con i vari CPO attraverso specifiche modalità e App.
Viene indicato con un SÌ o un NO se il CPO svolge direttamente anche il ruolo di EMSP.
Il CPO può abilitare uno o più (EMSP) a fornire servizi di ricarica ai clienti finali.
TERZA-QUARTA-QUINTA COLONNA: PREZZI EFFETTUATI DALL’ EMSP
- TERZA COLONNA: Prezzi al kWh applicati con APP prodotta e fornita dallo stesso CPO con ruolo di EMSP
- QUARTA COLONNA: PREZZI EFFETTUATI DA EMSP ITALIANI
Prezzi (migliori tariffe) al kWh applicati con APP di operatori esclusivamente EMSP italiani che forniscono servizio di ricarica al cliente finale alle colonnine del CPO indicato nella colonna 1 - QUINTA COLONNA: PREZZI EFFETTUATI DA EMSP STRANIERI
Prezzi (migliori tariffe) al kWh applicati con APP di operatori esclusivamente EMSP stranieri che forniscono servizio di ricarica al cliente finale alle colonnine del CPO indicato in colonna 1.
SESTA COLONNA: DIFFERENZA PERCENTUALE DI PREZZO
Incremento/decremento % tra la tariffa del servizio della ricarica tra App fornita dal CPO e la miglior tariffa fornita tra le altre APP di EMSP italiani o stranieri.
SETTIMA COLONNA: MEDIA PREZZO
Risultato della media, sommando tutti i costi presenti in tabella per ricarica alla colonnina del CPO indicato nella colonna 1. Una freccia accompagnatoria fornisce un’indicazione positiva o negativa rispetto al mese precedente.
OTTAVA COLONNA: ABBONAMENTI, SE PRATICATI
In questa colonna vengono descritte (per un corretto confronto) le diverse tariffe previste con abbonamenti prepagati (o sconti applicati) per un determinato quantitativo di kWh per mese.
Tariffe Colonnine elettriche in Corrente Alternata – AC – LENTE (MAX 22KW)
Riferite a colonnine di ricarica presenti principalmente in ambito urbano per una ricarica che prevede una sosta lunga


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Tariffe Colonnine elettriche in DC – FAST (50-150 KW)
Utilizzate principalmente in ambito urbano ed extraurbano per una ricarica rapida


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Tariffe Colonnine elettriche in HPC – ULTRA FAST (+ 150 KW)
Utilizzate principalmente in ambito autostradale e scorrimento veloce per una ricarica ultra rapida in circa 15-20 minuti (10-80%)


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