Da metà ottobre 2025 sono stati segnalati SMS e telefonate sospette a clienti ING, seguiti in alcuni casi da bonifici non autorizzati. Anche senza aver fornito PIN, password o OTP, alcuni correntisti hanno subito perdite significative. Vediamo nel dettaglio.
Tentativi di phishing ai danni dei clienti di banca ING
Lo schema individuato da Adiconsum Verona sembra essere il seguente:
- invio di SMS o messaggi “in coda” alla chat ufficiale della banca, con avvisi di “operazione sospetta”
- in seguito, una telefonata da un numero verde o presunto operatore ING che invita a “confermare l’identità” o “bloccare la transazione”;
- infine, nonostante il cliente non abbia fornito PIN, password o OTP, si registrano bonifici non autorizzati per diverse migliaia di euro verso terzi.
In molti casi di emissione dei bonifici, la banca sostiene che l’operazione fosse stata regolarmente autenticata o che il cliente abbia fornito collaborazioni volontarie, mentre l’utente lamenta di non aver effettuato alcuna azione, né condiviso credenziali. In tali circostanze, Adiconsum Verona rileva un potenziale profilo di responsabilità dell’istituto di credito o una possibile violazione dei sistemi di sicurezza.
In questa fase, è possibile richiedere tutela attraverso l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) qualora l’operazione non autorizzata sia avvenuta pur in assenza di consenso da parte del correntista.
Appello ai clienti di banca ING
Adiconsum Verona lancia un appello ai clienti di banca ING istruendoli su cosa fare nell’immediato:
Se hai ricevuto messaggi o telefonate sospette e ci sono state movimentazioni non autorizzate, invia la tua segnalazione a Adiconsum Verona. Ogni segnalazione è importante per tutelare te e gli altri consumatori.
Per segnalare, clicca qui