È entrato in vigore lo scorso 12 giugno il nuovo Regolamento europeo sulla sicurezza generale dei prodotti (GPSR). Il varo delle nuove regole si è reso necessario alla luce dei significativi cambiamenti della società a partire dalla crescente digitalizzazione, dai nuovi sviluppi tecnologici e dall’approvvigionamento dei prodotti sempre più globalizzato. Vediamo nel dettaglio.
Questo quadro modernizzato garantirà che ai consumatori vengano offerti solo prodotti sicuri, indipendentemente dall’origine dei prodotti e dal fatto che siano venduti nei negozi o sui mercati online.
Perché un nuovo Regolamento sulla sicurezza dei prodotti
Di fronte all’aumento esponenziale delle innovazioni tecnologiche ed alla sempre più spinta digitalizzazione, la Commissione europea si è posta l’obiettivo di garantire ai consumatori europei l’immissione sul mercato di prodotti di consumo sempre più sicuri, a prescindere dalla loro origine e se venduti in negozi fisici o online. Ciò ridurrebbe il numero dei prodotti pericolosi, aumentando le tutele dei consumatori.
A quali prodotti si applica il Regolamento
Il Regolamento si applica ai prodotti di consumo, ad esclusione degli alimentari, dei farmaci e dei presidi medici.
Le nuove regole
Affinché un prodotto si possa definire sicuro, tale da poter essere immesso nel mercato europeo sia fisico che online, le nuove norme hanno introdotto:
- elementi chiave per una migliore valutazione della sicurezza a tutto tondo relativa alla progettazione, alle caratteristiche tecniche, alla composizione del prodotto, alla categoria di consumatori cui è rivolto, all’imballaggio, alle caratteristiche di cybersicurezza per proteggere il prodotto da influenze esterne, ecc.
- requisiti specifici di sicurezza per i prodotti del mercato online
- requisiti di tracciabilità del prodotto
- strumenti rafforzati di intervento per le Autorità nazionali di vigilanza
- efficaci richiami di prodotti richiedendo contatti diretti dei consumatori e avvisi di richiamo standardizzati.
Norme per le imprese
Il Regolamento stabilisce anche che per immettere sul mercato europeo le merci, le imprese debbano avere un operatore economico nella UE che si assuma la responsabilità di:
- verificare l’esistenza della dichiarazione UE di conformità o di prestazione e la relativa documentazione tecnica
- conservare i precedenti documenti per il periodo prescritto
- fornire documentazione alle Autorità di vigilanza a dimostrazione della conformità del prodotto
- segnalare alle Autorità la presenza di eventuali rischi di sicurezza.