Sulla Gazzetta Ufficiale del 4 marzo 2025, n. 52, è stato pubblicato il Decreto del 2 dicembre 2024 del Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla nuova disciplina del Reddito di Libertà. Vediamo quali sono le novità.
Il nuovo Reddito di Libertà
Due sono le novità per quanto riguarda il Reddito di Libertà:
- l’innalzamento dell’importo da 400 a 500 euro per un massimo di 12 mesi
- l’istituzione di un regime transitorio per la ripresentazione delle domande non accolte per insufficienza di budget.
L’importo
Il Decreto entrato in vigore lo scorso 4 marzo, ha innalzato il contributo da 400 a 500 euro pro-capite mensili. Le risorse messe a disposizione sono 10 milioni di euro ripartiti per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026.
Il Reddito di Libertà è compatibile con altre forme di sostegno, quali l’assegno di inclusione.
Il Reddito di Libertà è esente dall’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche).
Il regime transitorio
Il Decreto ha stabilito un regime transitorio per la ripresentazione delle domande non accolte per insufficienza di budget. Queste devono pervenire, tramite i Comuni. Il Regime transitorio dura dal 5 marzo al 18 aprile 2025.
Le domande non accolte per insufficienza di budget hanno la precedenza sulle nuove domande.
Quando presentare le nuove domande
Dal 18 aprile 2025 al 31 dicembre 2025, tutte le donne in possesso dei requisiti, comprese coloro che non hanno ripresentato la domanda possono richiedere il contributo, direttamente o mediante un CAF, compilando il Modulo SR208 (reperibile sul sito dell’Inps), sempre tramite il proprio Comune.
L’accoglimento delle domande presentate entro il 31 dicembre di ciascun anno dipendono dalla disponibilità delle risorse; in mancanza decadono.
Dal 2026, le domande potranno essere inviate dal 1° gennaio al 31 dicembre di ciascun anno.
Quali criteri per accedere al Reddito di Libertà
I requisiti sono i seguenti:
- donne vittime di violenza, con o senza figli,
- in condizioni di povertà
- seguite dai Centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali
- residenti in Italia.
Obiettivo del Reddito di Libertà
È una misura di sostegno economico per l’autonomia abitativa e personale della donna vittima di violenza e per il percorso scolastico e formativo dei suoi figli.
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