Non conosce ancora la parola “fine” la
vicenda dei voli cancellati dalla compagnia aerea low-cost irlandese Ryanair.
Dopo il tavolo con l’Enac, l’Ente nazionale dell’aviazione civile, in cui le
associazioni consumatori avevano chiesto all’Ente di farsi portavoce della
richiesta di apertura di un tavolo di conciliazione, non ha avuto alcun
seguito, finora, la disponibilità annunciata da Ryanair nel corso dell’incontro
avvenuto con l’Enac a voler avviare la conciliazione per risolvere i tanti casi
di non rispetto dei diritti dei passeggeri. Nel frattempo, però, l’Autorità
garante della Concorrenza e del Mercato, ha emesso, lo scorso 25 ottobre, delle
misure cautelari a seguito dell’istruttoria avviata lo scorso 20 settembre, rilevando
che la compagnia “ha continuato a diffondere in modalità
incomplete, non trasparenti e fuorvianti, sia sul proprio sito Internet che nelle
comunicazioni indirizzate ai consumatori, le informazioni sul diritto alla
compensazione pecuniaria dei passeggeri italiani che hanno maturato tale
diritto a seguito delle cancellazioni dei voli operate da Ryanair, in larga
misura riconducibili a ragioni organizzative e gestionali del vettore.
Tale comportamento ha avvantaggiato la
compagnia aerea, ma ha danneggiato fortemente i consumatori, soprattutto per
quanto riguarda l’esercizio del loro diritto alla compensazione
pecuniaria.
Entro 10 giorni, il vettore aereo dovrà
sia attraverso comunicazioni dirette ai passeggeri che attraverso l’home page
del suo sito fornire le seguenti informazioni:
·
l’insieme dei diritti
spettanti al consumatore a seguito delle cancellazioni, quali il diritto al
rimborso e/o alla modifica gratuita del volo cancellato e alla compensazione
pecuniaria, ove dovuta
·
l’elenco completo
delle date, delle tratte e del numero (e.g.: FRxxx) di ogni volo cancellato in
relazione al quale è sorto non solo il diritto al rimborso e/o alla modifica
gratuita del volo, ma anche alla compensazione pecuniaria, ove dovuta
·
la connessa ed
immediata fruibilità della procedura da seguire per richiedere il rimborso, la
modifica gratuita del volo e la compensazione pecuniaria ad essi spettante.
Il provvedimento dell’Antitrust impone
di fare corretta informazione, ma, purtroppo, non risarcisce i danni subiti dai
passeggeri.
Diventa, quindi, indispensabile
realizzare quel tavolo di confronto con le Associazioni dei Consumatori, che
Ryanair, innanzi all’Enac, si è detta disponibile a fare per attivare la
conciliazione.