Più che un consiglio, è proprio un appello quello che come Adiconsum lanciamo agli utenti di BipMobile, l’operatore di telefonia virtuale che ha lasciato senza linea i suoi 220.000 utenti, che pur in possesso di Sim BipMobile, non avessero ancora chiesto la portabilità.
L’azienda ha, infatti, comunicato che a breve non potrà più garantire il mantenimento del numero nel passaggio ad altro operatore telefonico (c.d. portabilità), perché non più in grado di pagare l’azienda partner che si occupa di tale attività.
Intanto in merito al credito residuo, le aziende hanno fatto sapere che lo riconosceranno solo a coloro che hanno richiesto la portabilità prima del 13 gennaio 2014; dopo tale data sarà riconosciuta solo la portabilità, ma non il credito residuo.
Il passaggio del credito residuo è regolamentato da un accordo quadro, sottoscritto fra le imprese telefoniche presso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) che prevede l’effettivo passaggio del credito all’utente solo se la vecchia compagnia telefonica trasmette il credito a quella nuova.
Tale credito, secondo la legge, andrebbe quindi chiesto a BipMobile che sarebbe tenuta a quantificarlo e a passarlo alle azienda presso cui il consumatore sceglie di passare, ma il condizionale è d’obbligo dato lo stato di insolvenza di BipMobile.
Ogni azienda telefonica ha quindi comunicato, con una informativa al consumatore che chiedeva la portabilità, il mancato riconoscimento del credito residuo o l’emissione di un bonus o di altre offerte commerciali. C’è chi ad esempio come la “3” che ha sempre garantito un bonus e chi come Tiscali e Wind si sono dichiarati disponibili a concederlo o chi sta invece optando per proporre offerte commerciali ad hoc per gli ex utenti BipMobile.
Vista la complessità della vicenda e i tanti nodi ancora da sciogliere, Adiconsum consiglia a chi è ancora in possesso di Sim BipMobile di effettuare subito la portabilità verso altro operatore.