Il 30 ottobre 2025 è stata una data fondamentale per l’Europa. La Banca Centrale Europea, infatti, per quanto di sua competenza, ha deciso di iniziare la fase, sostanzialmente definitiva, per l’emissione dell’Euro digitale. Vediamo nel dettaglio.
La decisione della BCE
La BCE ha quantificato che i costi di sviluppoe di funzionamento per l’introduzione dell’Euro digitale saranno 1,3 miliardi in euro e quelli successivi 320 milioni di euro. Tali costi saranno completamente sostenuti dalla BCE stessa e dall’Eurosistema.
Vantaggi dell’euro digitale
L’emissione dell’Euro digitale è una scelta fondamentale per almeno tre motivazioni:
1. sarà una moneta pubblica, ovvero una moneta emessa dalla banca centrale, con pieno potere liberatorio
2. difenderà e ridurrà il rischio di perdita della sovranità monetaria europea
3. dimostrerà la fiducia verso un’Europa sempre più integrata nel contesto economico e finanziario mondiale.
L’Euro digitale, come le banconote e le monete, sarà garantito dalla Banca Centrale Europea, potrà essere usato liberamente, sarà utilizzabile anche off line, non riconoscerà interessi, sarà distribuito in maniera gratuita a imprese e cittadini dai sistemi bancari e dagli intermediari nazionali autorizzati.
Il limite di detenzione limite non è stato ancora fissato, ma dovrebbe essere orientativamente di 3.000 euro, in maniera da non influenzare la stabilità finanziaria dell’area dell’euro, neppure in presenza di forte crisi.
A sostegno dell’iniziativa la Banca intende incrementare i rapporti con i sistemi bancari, con gli intermediari che offrono sistemi di pagamento, con le imprese e con i consumatori.
Le date dell’Euro digitale
Se i tempi programmati saranno rispettati nel 2027 dovrebbe avviarsi la fase sperimentale e il 2029 dovrebbe essere l’anno di emissione dell’euro digitale.