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Vuoi sapere tutto sul 5G? Leggi il “Quaderno del Consumatore” del progetto “DICO Sì”

31 Luglio 2024

Il 5G è il tema scelto per la quinta uscita della collana “I Quaderni del Consumatore” del progetto “DICO Sì– Diritti Consapevolezza Opportunità Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. 06/05/2022, articolo 5. Un tema questo, come quello dell’intelligenza artificiale, molto dibattuto tra i consumatori.

Cos’è il 5G?

Sull’importanza della rete internet e sulla necessità di rimanere connessi in un mondo in continua evoluzione siamo tutti d’accordo, ma come sempre tutte le nuove tecnologie generano paure e timori, il più delle volte dovuti soprattutto alla scarsa conoscenza dei nuovi mezzi. Sul 5G viene in aiuto il quinto Quaderno del Consumatore in ordine di tempo, che spiega che cos’è il 5G e dà anche qualche anticipazione sul 6G.

 

LEGGI IL QUADERNO DEL CONSUMATORE – CHE COS’È IL 5G

Per scaricare il PDF clicca qui

 

 

Per saperne di più sul progetto “DICO Sì”, clicca qui

Rottamazione-quater: più tempo per pagare la V rata

30 Luglio 2024

È stata prorogata la scadenza per il pagamento della V rata della rottamazione-quater, senza il quale decadono tutti i benefici previsti dalla definizione agevolata. Vediamo le date.

La scadenza per il pagamento della V rata

Era prevista entro il 31 luglio, ma il Consiglio dei Ministri del 26 luglio scorso ne ha decretato la proroga a settembre. La nuova scadenza è fissata al 15 settembre prossimo.

Modalità di pagamento

È possibile pagare il Modulo pagoPA online oppure presso gli sportelli abilitati. In un caso o nell’altro è importante avere con sé il Modulo di pagamento, inviato tramite la Comunicazione delle somme dovute, perché vi è riportato il “Codice modulo di pagamento”.

Pagamento online attraverso il servizio “Paga online” disponibile:

  • sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione
  • sull’app Equiclick.

È possibile pagare online anche attraverso:

Guarda il video realizzato da Agenzia delle Entrate Riscossione

Pagamento in presenza tramite:

  • gli sportelli bancari o postali
  • le tabaccherie e ricevitorie abilitate.

Quando pagare la VI ed ultima rata del 2024

Entro il 30 novembre 2024.

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  • Estate 2024: Adiconsum aderisce alla Campagna di Autostrade e Polizia di Stato sulla sicurezza stradale

Estate 2024: Adiconsum aderisce alla Campagna di Autostrade e Polizia di Stato sulla sicurezza stradale

29 Luglio 2024

All’approssimarsi dell’esodo estivo, che vede migliaia di veicoli percorrere le strade e le autostrade del nostro Paese, il richiamo al rispetto delle norme del codice della strada è più che mai opportuno. Da sempre sensibile al tema della sicurezza stradale, Adiconsum  aderisce alla Campagna lanciata da Autostrade per l’Italia e la Polizia di Stato per l’estate 2024. Vediamo nel dettaglio.

La Campagna 2024 di Autostrade e Polizia

Quest’anno la Campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, promossa da Autostrade per l’Italia e dalla Polizia di Stato, ha scelto come testimonial d’eccezione la campionessa paralimpica, Ambra Sabatini, a testimonianza di come il rispetto delle regole sia la chiave per raggiungere gli obiettivi desiderati, così come i comportamenti corretti alla guida siano determinanti per il raggiungimento della destinazione prescelta dal viaggiatore. Nello spot è forte il richiamo alle più elementari regole del Codice della Strada che, se non rispettate sono causa di incidenti, anche mortali, tra i quali: l’uso non corretto del cellulare alla guida, il mancato uso delle cinture di sicurezza, l’eccesso di velocità, la guida sotto effetto di alcol e sostanze stupefacenti, ecc..

Non a caso il messaggio scelto dalla Campagna è: “La strada è il filo che ci lega a ciò che amiamo”

Altri testimonial della Campagna 2024 sono la conduttrice radiofonica Laura Antonini, e il cantautore, Daniele De Gregori.

L’attività di controllo della Polizia

Sempre in ottica di sicurezza stradale, dal 31 luglio al 4 settembre, si intensificherà sulla rete stradale e autostradale della nostra Penisola, l’attività di controllo della Polizia stradale che vedrà l’impiego di laboratori mobili per la verifica delle condizioni psico-fisiche dei conducenti. In particolare, nei fine settimana di agosto, sarà possibile nelle seguenti aree di servizio (A14-la Pioppa Ovest (BO); A1-Prenestina Ovest (RM); A1-Casilina Est (FR); A1-Secchia Est (MO)), effettuare un check-up sanitario. In dette aree,  saranno posizionati il pullman e il  camper della Polizia di Stato, le moto della Polizia di Stato, un gazebo con personale di Autostrade per l’Italia e personale paramedico.

Le regole per viaggiare in sicurezza

Autostrade e Polizia ricordano le regole per viaggiare in sicurezza.

Prima di mettersi in viaggio:

  • verificare l’efficienza del veicolo prima della partenza
  • sistemare razionalmente i bagagli equilibrando i pesi, non sovraccaricando l’autovettura
  • individuare una corretta posizione per il trasporto degli animali, che non interferisca con la guida
  • evitare pasti abbondanti e alcool
  • essere riposati prima del viaggio e fare soste frequenti
  • tenersi costantemente aggiornati sulle condizioni del traffico.

Durante il viaggio:

  • moderare la velocità
  • tenere allacciate le cinture di sicurezza, anche posteriori
  • utilizzare per i bambini gli appositi “seggiolini”
  • non distrarsi durante la guida (con il telefonino, la radio, la sigaretta, ecc.)
  • mantenere la distanza di sicurezza
  • non impegnare mai la corsia di emergenza
  • sulle autostrade a tre o più corsie, viaggiare comunque sulla prima corsia di marcia, a destra.

Rc auto: quanto sono costate le polizze sottoscritte a maggio 2024

26 Luglio 2024

Ancora aumenti per le polizze Rc auto stipulate nel mese di maggio 2024. Lo rivela l’indagine IPER (Indagine Prezzi Effettivi Rc auto) condotta dall’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Vediamo com’è andata nel dettaglio.

Il prezzo medio

  • Il prezzo medio di una polizza r.c. auto sottoscritta a maggio è stato di 400 euro, con un aumento in termini nominali del +6,8% (era +7,9% ad aprile) e in termini reali del +6.0%.

Differenze di prezzo tra le varie città

  • Incrementi di prezzo si sono registrati in questo mese in tutte le province italiane con un range che va da +1,7% di Vibo Valentia a + 10,0% di Prato e Roma.
  • La differenza tra il premio assicurativo pagato a Napoli e ad Aosta è stato di 264 euro, con un aumento dell’8,1% rispetto a maggio 2023.

Assicurati di classi di merito superiori alla prima

  • L’aumento per questa categoria di assicurati è stata del +11%.

Per saperne di più, clicca qui

TV: come ottenere il bonus decoder

25 Luglio 2024

A seguito del passaggio dallo standard DVB a DVB-T2, che avverrà il prossimo 28 agosto, saranno molte le persone che, per poter vedere la tv, dovranno dotarsi di un nuovo decoder. Grazie ad una convenzione stipulata tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e Poste italiane, per alcune di queste persone sarà possibile ricevere il decoder per la nuova tecnologia DVB-T2/HEVC direttamente a casa. Vediamo quali sono i requisiti per ottenere il bonus decoder.

Requisiti del bonus decoder

Possono riceverlo coloro che:

  • hanno un’età pari/superiore a 70 anni
  • hanno una pensione non superiore a 20.000 euro/anno
  • hanno un abbonamento di radiodiffusione.

3 sono le modalità per richiederlo:

  • chiamare l’800 776 883 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18 (festivi esclusi)

oppure

  • recarsi presso un ufficio postale

oppure

Il bonus rimarrà in funzione fino al 31 ottobre 2024, salvo esaurimento scorte.

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  • Tv: in arrivo il nuovo digitale terrestre. Come scoprire se il proprio apparecchio riceve il DVB-T2

Tv: in arrivo il nuovo digitale terrestre. Come scoprire se il proprio apparecchio riceve il DVB-T2

24 Luglio 2024

Ancora un aggiornamento tecnologico per la visione dei programmi televisivi. Stavolta è il turno del passaggio dallo standard DVB a DVB-T2. Che cosa succederà e da quando? Come scoprire se il proprio televisore è in grado di vedere il nuovo DVB-T2?

Lo standard DVB-T2

Questo nuovo standard permette una migliore ricezione dei segnali televisivi digitali terrestri sia da apparecchi fissi che portatili e una qualità delle immagini più alta. Inoltre, consente un trasporto di dati maggiore ed un uso più efficiente delle frequenze disponibili. Ricordiamo, infatti, che il passaggio dal DVB al DVB-T2 è anche legato alla liberazione della banda 700 Mhz del DVB-T1 per le necessità del 5G.

Da quando

Dal 28 agosto 2024, verranno trasmessi col nuovo standard i seguenti canali Rai: Rai Storia, Rai Scuola e Rai Radio 2 Visual. Rai 1 HD, Rai 2 HD e Rai 3 HD verranno trasmessi sia attraverso la vecchia che la nuova codifica.

Che cosa cambia per i consumatori

Per i consumatori che hanno un apparecchio televisivo compatibile con il DVB-T2/HEVC, non cambia nulla. Di solito i televisori compatibili sono quelli acquistati a partire dal 22 dicembre 2018, a seguito dell’entrata in vigore della normativa che obbligava i commercianti a vendere solo apparecchi col nuovo standard. Per chi non ha un televisore compatibile, sarà necessario acquistare o un nuovo decoder o un nuovo apparecchio.

Come scoprire se il proprio televisore supporta il DVB-T2/HEVC? 

  • Verificando le caratteristiche tecniche dell’apparato televisivo riportate nel manuale d’istruzioni
  • Collegandosi col canale 200 e visualizzando il cartello “Test HEVC Mail 10”
  • Andando, fino al 28 agosto 2024, sul canale sperimentale 558 di Rai Sport HD Test HEVC
  • Collegandosi, dopo il 28 agosto ai seguenti canali: 501 (Rai 1 HD), 502 (Rai 2 HD), 503 (Rai 3 HD), 54 (Rai Storia HD), 202 (Rai Radio 2 Visual HD)

Se i canali indicati sono visibile, non c’è bisogno di cambiare il decoder o il televisore; se non è visibile bisognerà affrontare una nuova spesa.

Nel caso si visualizzi solo il canale 57 di Rai Scuola HD, significa che il televisore è in grado di ricevere le trasmissioni in DVB-T2, ma non è compatibile con la codifica HEVC, che devono viaggiare necessariamente insieme. 

Bonus decoder

Grazie ad una convenzione stipulata tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e Poste italiane, è possibile ricevere il decoder per la nuova tecnologia DVB-T2/HEVC, direttamente a casa.

Possono riceverlo coloro che:

  • hanno un’età pari/superiore a 70 anni
  • hanno una pensione non superiore a 20.000 euro/anno
  • hanno un abbonamento di radiodiffusione.

Per richiederlo occorre:

Il bonus rimarrà in funzione fino al 31 ottobre 2024, salvo esaurimento scorte.

Cosa succede a chi non usa il digitale terrestre per ricevere i canali Rai

Chi usa l’app di RaiPlay o Tivùsat non avrà alcun problema nella ricezione dei canali Rai.

La prova di Adiconsum con TivùSat

Esiste una soluzione molto semplice per vedere i canali televisivi del digitale terrestre senza preoccuparsi dei continui e prossimi adeguamenti tecnologici necessari per guadagnare spazio fra le frequenze che poi saranno cedute all’evoluzione tecnologica della telefonia mobile. 

È TIVÙSAT la piattaforma SATELLITARE GRATUITA che permette di vedere tutti i canali del digitale terrestre e tanti altri canali nella migliore qualità che la tecnologia oggi permette (170 canali, 70 in HD e 7 in 4K) senza aspettare altro tempo e quindi sfruttare subito al meglio i nuovi televisori.

Noi di Adiconsum l’abbiamo provata e vi raccontiamo come funziona.

Per prima cosa è utile sapere che ormai tutti i televisori in vendita, oltre ad avere incorporato il sintonizzatore dei canali per il collegamento all’antenna terrestre, hanno anche il sintonizzatore dei canali per la parabola, quindi nessun problema.

Altra cosa utile da sapere è che tutti i nuovi televisori hanno lo slot per inserire la CAM necessaria a decriptare i canali criptati, quindi non servono strani collegamenti a scatolotti o decoder, ma ci si sposta fra i canali con il semplice telecomando del televisore.

Per la nostra prova abbiamo utilizzato una CAM Tivù SAT 4K per sfruttare al meglio la tecnologia visiva e un tv  65” 4K predisposto alla visione dei canali Tivùsat che permette l’ordinamento automatico dei canali (tutte le principali marche in commercio hanno il bollino Tivùsat verificabile al link https://www.lativu.tv/).

Il televisore era già collegato alla parabola quindi abbiamo inserito la CAM nell’apposito slot, posizionato lateralmente nel retro del televisore e immediatamente a video è apparsa la scritta CAM INSERITA. Siamo andati fra le funzioni di sintonia del televisore che, ovviamente, richiede di specificare il tipo di antenna che si vuole sintonizzare e che, nel caso del satellite, chiede se deve utilizzare l’ordinamento Tivùsat. 

Abbiano pigiato Ok sul telecomando e velocemente il televisore ha effettuato la sintonizzazione dei canali partendo da RAI1 sul numero 1 e via in avanti. Si usano le solite modalità previste dall’uso del televisore, quindi i canali si cercano nel solito modo avendo l’accortezza di specificare se si vuole utilizzare l’antenna terrestre, Tivùsat, Satellite, Fibra, fonte esterna (se il televisore utilizzato ha molteplici connessioni). Tutto veramente semplice, ci posizioniamo, quindi, con il telecomando del televisore su TivùSat e cominciamo la prova, muovendoci fra i vari canali.

Ci rendiamo subito conto che la qualità visiva è nettamente superiore a quella alla quale siamo abituati con il collegamento all’antenna terrestre. Inoltre, tutti i canali nazionali sono in HD e non solo alcuni, come avviene nella connessione terrestre.

Tutto ciò è possibile perché da satellite non ci sono le problematiche di spazio per i segnali digitali da trasmettere; infatti la compressione è già garantita dal DVB/S2 (quella che in questo anno dovrà attivarsi anche sul terrestre definita DVB/T2 impedendo la visione ai tv e decoder non predisposti) e quindi si può tramettere con la massima qualità prevista dalla tecnologia. Stesso discorso vale per i canali in 4K che sono visibili al massimo del loro splendore, casa impossibile dal terrestre o dalla rete internet.

Quindi puntiamo subito sul canale RAI 4K che ci colpisce molto per bellezza, nitidezza, dettaglio dell’immagine e saturazione dei colori. Durante la prova è trasmessa un’opera teatrale e sembra veramente di essere in prima fila dal vivo. Oltre la Rai 4K, possiamo visionare  addirittura anche altri 6 canali in 4K dedicati alla moda, alla scienza e alla cultura.

Altra positiva scoperta è che TivùSat è compatibile anche con il sistema HBBtv ; quindi se il televisore è connesso alla rete permette di utilizzare i servizi di interattività trasmessi dalla varie emittenti (il restart, vedere i programmi sulle piattaforme on line, il video on demand, le guide interattive, ecc).

Oltre alle emittenti nazionali, tutte in qualità HD, ci sono anche moltissime emittenti locali. Poi si trovano tantissime emittenti straniere per avere una visione sul mondo. È, inoltre, da tenere presente anche l’altissima qualità audio e la presenza di tantissime trasmissioni radio.

Dopo la prova non troviamo difetti; semplicità e alta tecnologia sono a disposizione del consumatore, senza cavi e cavetti o scatolotti esterni e tanti telecomandi. Soprattutto, grazie a TivùSat, si sfruttano pienamente le dotazioni tecnologiche di cui dispongono ormai tutti i televisori in vendita.

Un piccolo neo ovviamente esiste, non possiamo negarlo. Il costo d’ingresso, infatti, a visione di tutti i canali di TivùSat è completamente gratuita e lo rimarrà per sempre, ma la CAM da acquistare (o il decoder TivùSat per i televisori più vecchi) ha un costo non molto basso che, se è da aggiungere  all’installazione di una parabola, può pesare sul portafoglio.

Con tale sistema, però, non si avranno nel futuro più problemi né di ricezione né di nuovi switch off e quindi può essere un’opportunità da sfruttare soprattutto per chi vive in zone con scarsa ricezione terrestre o che vuole godere al massimo della migliore visione. 

 

Innovazione e Sostenibilità: Un binomio vincente per le Aziende del Futuro

23 Luglio 2024

In un mondo in continua evoluzione, dove le sfide ambientali e sociali diventano sempre più pressanti, in  cui è in atto una vera e propria riforma della sostenibilità, le aziende che desiderano prosperare nel lungo  termine devono abbracciare un nuovo paradigma: l’innovazione sostenibile. Si tratta di un approccio  olistico che integra la ricerca di soluzioni innovative con i fattori ESG e la creazione di valore condiviso per  tutti gli stakeholder. 

 

Perché l’innovazione è sostenibile? 

L’innovazione sostenibile non è solo un dovere etico, ma rappresenta anche un’enorme opportunità di  crescita e sviluppo per le imprese. Le aziende che investono in soluzioni innovative e sostenibili possono: 

Riducono i costi: l’adozione di tecnologie eco-compatibili e di processi efficienti permette di ottimizzare le  risorse e generare risparmi significativi. 

Migliorano la propria reputazione: i consumatori e gli investitori premiano sempre di più le aziende che  si impegnano per la sostenibilità. 

Accedono a nuovi mercati: l’innovazione sostenibile apre le porte a nuovi segmenti di mercato e a nuove  opportunità di business. 

Motivano i dipendenti: lavorare in un’azienda che si impegna per la sostenibilità è fonte di orgoglio e  motivazione per i dipendenti. 

 

Come valorizzare il capitale relazionale per l’innovazione sostenibile 

Adiconsum, da sempre al fianco dei consumatori, sostiene le aziende nel loro percorso verso l’innovazione  sostenibile. In particolare, Adiconsum promuove l’adozione di una metodologia che valorizza il capitale  relazionale, ovvero la rete di relazioni che un’azienda costruisce con i propri stakeholder.  

La metodologia di valorizzazione del capitale relazionale per l’innovazione sostenibile 

La metodologia di valorizzazione del capitale relazionale per l’innovazione sostenibile si basa sull’idea che le  reti di relazioni che un’azienda costruisce con i propri stakeholder rappresentano una risorsa preziosa per  generare nuove idee, sviluppare soluzioni innovative e creare valore condiviso. 

 

I principi chiave della metodologia sono: 

Centralità degli stakeholder: riconoscere che gli stakeholder, come fornitori, clienti, dipendenti e comunità  locali, sono attori chiave nel processo di innovazione. 

Collaborazione: coinvolgere attivamente gli stakeholder nel processo di innovazione, valorizzando le loro  competenze, esperienze e conoscenze. 

Condivisione della conoscenza: creare un ecosistema aperto e collaborativo dove le informazioni e le idee  possano fluire liberamente tra gli stakeholder.

Co-creazione: sviluppare soluzioni innovative insieme agli stakeholder, attraverso un processo di  partecipazione e condivisione. 

Diverse aziende stanno già adottando con successo la metodologia basata sul capitale relazionale per  l’innovazione sostenibile.  

Nel libro “Innovationship: L’innovazione guidata dal capitale relazionale” di Federico Frattini e Benedetto  Buono viene spiegato molto bene il concetto dell’innovazione basato sulla valorizzazione del capitale  relazionale. Solitamente si pensa che per innovare servano principalmente capitale finanziario e  tecnologico, ma oggi queste risorse sono facilmente disponibili. Il vero elemento cruciale per il successo è il  capitale relazionale di chi guida l’innovazione. Ogni fase dell’innovazione, dalla creazione del concept alla  sua realizzazione, può essere resa più rapida ed efficiente grazie a una gestione efficace delle relazioni. Le  relazioni utili a fare innovazione sono quelle con tutti gli Stakeholder rilevanti per l’Azienda. 

Il libro analizza approfonditamente le ricerche di management sulle connessioni tra capitale relazionale e  innovazione, esaminando numerosi casi di successo, italiani e internazionali, dove le relazioni hanno avuto  un ruolo chiave. 

 

La metodologia di valorizzazione del capitale relazionale può apportare diversi  benefici alle aziende, tra cui: 

Aumento della creatività e dell’innovazione: la collaborazione con gli stakeholder può generare nuove idee  e soluzioni innovative che l’azienda può mettere in atto per migliorare le caratteristiche della curva del  valore. 

Miglioramento della qualità dei prodotti e servizi: gli stakeholder possono fornire feedback prezioso che  può essere utilizzato per migliorare la qualità dei prodotti e servizi dell’azienda. 

Rafforzamento delle relazioni con gli stakeholder: il coinvolgimento degli stakeholder nel processo di  innovazione può rafforzare le relazioni con loro e aumentare la loro fiducia e lealtà verso l’azienda. 

Sviluppo di soluzioni più sostenibili: gli stakeholder possono fornire informazioni e competenze che  possono essere utili per sviluppare soluzioni più sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale. 

 

Adiconsum: il tuo partner per l’innovazione sostenibile 

Adiconsum offre alle aziende una serie di servizi per supportarle nel loro percorso verso l’innovazione  sostenibile.  

Tra questi: 

Organizzazione di eventi e workshop per favorire l’incontro e la collaborazione tra gli stakeholder. Formazione: corsi e workshop per sensibilizzare i dipendenti sui temi della sostenibilità e dell’innovazione. 

Consulenza: affiancamento di esperti nella definizione e implementazione di strategie di innovazione  sostenibile. 

Networking: creazione di reti di contatti tra aziende, enti di ricerca e università per favorire la  collaborazione e la condivisione di buone pratiche.

In un mondo che cambia, l’innovazione sostenibile è la chiave per il successo delle aziende del futuro.  Adiconsum è al tuo fianco per aiutarti a cogliere questa opportunità e a costruire un futuro migliore per te,  per il tuo business e per il pianeta. 

Insieme, possiamo fare la differenza!

Greenwashing: le bugie hanno le gambe corte

23 Luglio 2024

Il greenwashing, letteralmente “lavaggio verde”, è una pratica ingannevole utilizzata da aziende e  organizzazioni per presentare i propri prodotti, servizi o attività come più sostenibili di quanto siano in  realtà. Si tratta di una forma di marketing e comunicazione che sfrutta la crescente domanda di prodotti  sostenibili da parte dei consumatori, spesso utilizzando immagini, slogan e affermazioni vaghe, non  veritiere o fuorvianti. Infatti un’immagine “verde” può attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli già esistenti,  disposti a spendere di più per prodotti che percepiscono come più sostenibili. Inoltre è un mezzo per  migliorare la propria reputazione, associando il proprio brand a valori più etici. 

 

Come riconoscere il greenwashing? 

Ci sono diversi segnali che possono indicare se un’azienda sta praticando il greenwashing, tra i più comuni  l’utilizzo di termini vaghi come “naturale”, “eco”, “bio” senza specifiche certificazioni, oppure creare  campagne pubblicitarie che suggeriscono un impegno per la sostenibilità non supportato da dati concreti 

Cosa possiamo fare contro il greenwashing? 

Come consumatori consapevoli, possiamo adottare diverse strategie per contrastare il greenwashing: 

Informarsi e ricercare informazioni: Prima di acquistare un prodotto, dedichiamo del tempo a ricercare  informazioni sulla sua reale ecocompatibilità. Consultiamo siti web di organizzazioni ambientaliste,  leggiamo recensioni e confrontiamo le caratteristiche di prodotti simili. 

Cercare certificazioni di terze parti: Diamo priorità a prodotti che recano certificazioni di terze parti  riconosciute e che attestino in modo indipendente la loro conformità a standard rigorosi di sostenibilità. 

Scegliere aziende trasparenti: Favoriamo aziende che comunicano in modo chiaro e trasparente le loro  pratiche ambientali, fornendo dati concreti e misurabili a supporto delle loro affermazioni. 

Segnalare pratiche di greenwashing: Se ci imbattiamo in casi di greenwashing, denunciamoli alle autorità  competenti o alle associazioni di consumatori per contribuire a contrastare questa pratica ingannevole. 

Come l’Unione Europea contrasta il greenwashing: 

Riconoscendo la serietà del problema e la necessità di tutelare i consumatori, l’Unione Europea sta  adottando diverse misure per contrastare il greenwashing. Infatti l’esigenza di una normativa uniforme a  livello Europeo in tema di comunicazione green è condivisa e ormai improrogabile. Un primo passo in tal  senso è già stato fatto dalla Direttiva UE (UE) 2024/825 per quanto riguarda la responsabilizzazione dei  consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e  dell’informazione, così detta “Empowering Consumers Directive” 

La Direttiva sulle pratiche commerciali scorrette: tutela dei consumatori  

La Direttiva Europea sulle pratiche commerciali scorrette, ufficialmente Direttiva 2005/29/CE, ha  rappresentato un punto di partenza importante nella tutela dei consumatori e nella promozione di un  mercato più trasparente e corretto. Emanata nel 2005 ha avuto l’obiettivo di contrastare le pratiche  commerciali sleali che ledono i diritti dei consumatori e ostacolano la concorrenza leale tra le imprese. 

Oggi è stata sostituita dalla Direttiva (UE) 2024/825 del 28 febbraio 2024, che modifica le direttive  2005/29/CE e 2011/83/UE relative alle pratiche commerciali sleali e alle vendite a distanza e alle vendite  fuori sede.

Essa rappresenta un passo avanti significativo nella tutela dei consumatori e nella promozione di un  mercato più sostenibile, introducendo nuove disposizioni volte a: 

  1. Contrastare il greenwashing: 
  • Vieta le dichiarazioni ambientali vaghe, non veritiere o non supportate da prove scientifiche. Ad  esempio stabilisce criteri chiari e definiti per l’utilizzo di termini come “biologico”, “riciclato”,  “compostabile” e altri termini ecologici, garantendone un uso corretto e non fuorviante 
  • Richiede alle aziende di utilizzare dati concreti e verificabili per avvalorare le loro affermazioni  ecocompatibili. 
  • Introduce un sistema di etichettatura armonizzata per i prodotti con caratteristiche di durabilità,  facilitando la scelta consapevole dei consumatori. 
  1. Migliorare la trasparenza e l’informazione: 
  • Obbliga le aziende a fornire ai consumatori informazioni chiare, complete e facilmente accessibili su  prodotti e servizi, comprese le loro caratteristiche ambientali e sociali. 
  • Introduce nuovi obblighi informativi specifici per i prodotti con impatti ambientali significativi. 3. Rafforzare la tutela dei consumatori contro le pratiche commerciali scorrette: 
  • Amplia l’elenco delle pratiche considerate sempre sleali, includendo ad esempio l’obsolescenza  programmata e la pubblicità ingannevole su prodotti non sostenibili. 
  • Introduce nuove norme per contrastare le vendite aggressive e le pratiche commerciali scorrette  che sfruttano la vulnerabilità dei consumatori. 
  • Riforma il sistema di sanzioni per le imprese che violano la Direttiva, prevedendo sanzioni più  severe e dissuasive. 
  1. Promuovere il consumo sostenibile: 
  • Incoraggia la concorrenza, chiedendo alle aziende di sviluppare prodotti e servizi più sostenibili,  fornendo loro strumenti e incentivi adeguati. 
  • Sostiene l’adozione di pratiche di produzione e consumo più rispettose dell’ambiente. • Sensibilizza i consumatori sull’importanza di fare scelte di consumo consapevoli e sostenibili. Entrata in vigore: 

La Direttiva 2024/825 è stata adottata il 28 febbraio 2024 e gli Stati membri dovranno recepirla entro il 27  marzo 2026. Le disposizioni di recepimento dovranno essere applicate a partire dal 27 settembre 2026. 

Implicazioni per le imprese: 

Le imprese dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni della Direttiva entro la data di scadenza del  recepimento. In particolare, dovranno: 

  • Rivedere le loro pratiche di marketing e comunicazione per garantire che siano conformi ai nuovi  requisiti di trasparenza e veridicità delle dichiarazioni ambientali. 
  • Riformare le loro politiche aziendali per contrastare le pratiche commerciali sleali e promuovere il  consumo sostenibile.

In conclusione, la Direttiva 2024/825 rappresenta un cambiamento significativo nel panorama normativo  relativo alle pratiche commerciali e al consumo sostenibile, rafforzando la tutela dei consumatori,  contrastando il greenwashing e promuovendo un mercato più trasparente, corretto e rispettoso  dell’ambiente. Le imprese dovranno adeguarsi tempestivamente alle nuove disposizioni per evitare sanzioni  e per cogliere le opportunità offerte dalla transizione verso un’economia più sostenibile. 

Tuttavia il livello di omogeneità delle normative applicabili ai green claim negli Stati membri sarà ancora più  elevato con l’entrata in vigore della tanto attesa Direttiva Green Claims, giudicata dai più come un passo  avanti davvero coraggioso nella lotta contro il fenomeno del greenwashing. Questa proposta di Direttiva è  stata approvata in data 12 marzo 2024, dal Parlamento Europeo in prima lettura, mentre si attende  l’approvazione da parte del Consiglio.  

L’ambito di applicazione della proposta di Direttiva è piuttosto ampio in quanto copre qualsiasi “ asserzione  ambientale esplicita“ adottata volontariamente da un’impresa in relazione a un prodotto, a un servizio o  all’impresa medesima nel contesto della sua comunicazione commerciale. Attendiamo la approvazione  definitiva e poi ne riparleremo. 

In conclusione, il greenwashing rappresenta un ostacolo significativo alla transizione verso un’economia più  sostenibile. Le azioni intraprese dall’Unione Europea dimostrano un impegno concreto nel contrastare  questa pratica e nel tutelare i consumatori, promuovendo una maggiore trasparenza e responsabilità da  parte delle aziende. Tuttavia, è importante che anche i cittadini siano informati e consapevoli per non  cadere vittime di inganni e fare scelte di consumo realmente sostenibili.  

Adiconsum è da sempre molto attenta alla comunicazione delle aziende ed è ovviamente pronta a tutelare i  consumatori nel caso in cui le informazioni diffuse andassero a detrimento della capacità di valutare  consapevolmente una scelta o un acquisto. 

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  • ENERGIA: nei primi sei mesi dell’anno, la produzione da fonti rinnovabili ha superato quella da fonti fossili

ENERGIA: nei primi sei mesi dell’anno, la produzione da fonti rinnovabili ha superato quella da fonti fossili

18 Luglio 2024

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, nei primi sei mesi dell’anno la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al primo semestre 2023) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%).

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importante della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse.

I dati di Giugno 2024

Ogni mese TERNA, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, pubblica i dati relativi ai fabbisogni di energia elettrica, le quote percentuali di produzione, i consumi industriali e la quota di produzione nazionale e quella scambiata con l’estero.

Le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica italiana a giugno 2024, insieme a maggio 2024 è il dato mensile più alto di sempre.

Le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica (era 43,8% a giugno 2023). In aumento la fonte idrica (+29,4%), grazie essenzialmente al contributo degli impianti del Nord Italia, la fonte eolica (+29,2%) e fotovoltaica (+18,2%); l’incremento del fotovoltaico (+638 GWh) è dovuto alla maggior produzione per l’aumento della capacità in esercizio (+803 GWh) che ha compensato la minore producibilità legata all’irraggiamento (-165 GWh). In diminuzione la fonte geotermica (-2,8%) e termica (-13,7%) come diretta conseguenza della crescita di rinnovabili.

Nella giornata del 22 giugno, nel periodo 13:00-14:00, si è registrato il massimo storico di produzione oraria da fonti energetiche rinnovabili, pari a 33,2 GW.

Tra giugno 2023 e giugno 2024 la capacità installata di fotovoltaico ed eolico è aumentata di 6.831 MW (+17,3%), raggiungendo i 46.321 MW complessivi.

Dati da Gennaio a Giugno 2024 (Dati semestrali)

RECORD SU RECORD! Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, nei primi sei mesi dell’anno la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al primo semestre 2023) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%).

La produzione da rinnovabili nei primi 6 mesi raggiunge il suo massimo di sempre. La copertura della domanda nei 6 mesi con le rinnovabili elettriche è record: 43,8% (contro il 34,9% dei primi sei mesi del 2023). Si tratta del record storico su base semestrale. 

Così suddivisa per il 2024:

  • Gennaio 33,7%
  • Febbraio 32,7%
  • Marzo 41,8%
  • Aprile 51,2%
  • Maggio 52,5%.
  • Giugno 52,5%

Come Adiconsum riteniamo importante far comprendere a tutti i consumatori, in modo semplice, come il nostro Paese genera l’energia, sfatando anche i falsi miti che girano spesso online. Ogni mese pubblicheremo notizie aggiornate sulla produzione mensile e sull’andamento annuale. Ogni mese la nostra energia è sempre più verde, sempre più pulita!

Fonti dati: Terna.it e qualenergia.it

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  • Veicoli M1: al via gli incentivi per l’installazione di nuovi impianti GPL e metano

Veicoli M1: al via gli incentivi per l’installazione di nuovi impianti GPL e metano

15 Luglio 2024

L’ecobonus auto riguarda anche l’acquisto e l’installazione dei retrofit ossia degli impianti di alimentazione a GPL e a metano. Vediamo quali sono le risorse stanziate, l’ammontare del bonus e quali requisiti bisogna rispettare per poterne usufruire.

A quanto ammonta il bonus

Il bonus ammonta a:

  • 400 euro per gli impianti a GPL
  • 800 euro per gli impianti a metano.

Requisiti

Ecco i requisiti per ottenere il bonus:

  • l’installazione dell’impianto deve avvenire tra il 25 maggio 2024 e il 31 dicembre 2024
  • il veicolo su cui va installato l’impianto non deve essere omologato come alimentato a GPL, metano o a doppia alimentazione
  • il veicolo oggetto di installazione deve essere nuovo di fabbrica, con classe ambientale non inferiore a Euro 4
  • nella fattura di acquisto e installazione dell’impianto di alimentazione a gas, emessa in data successiva a quella del 25 maggio 2024, deve essere indicato lo sconto praticato in ragione del contributo statale

Risorse stanziate

Le risorse stanziate ammontano a 9.992.463, 21 euro, di cui:

  • il 60% è destinato all’installazione di impianti a metano
  • il 40% agli impianti a GPL.

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  • Bonus colonnine domestiche di ricarica di auto elettriche: al via la richiesta del contributo per le spese sostenute

Bonus colonnine domestiche di ricarica di auto elettriche: al via la richiesta del contributo per le spese sostenute

10 Luglio 2024

Hai un’auto elettrica e hai installato una colonnina domestica di ricarica? Puoi recuperare una parte delle spese sostenute grazie al contributo previsto per le colonnine installate nel 2024. Vediamo come.

Chi può presentare la domanda

Il bonus può essere richiesto da una persona fisica o da un condominio.

Quando presentare la domanda

Dalle ore 12.00 dell’8 luglio 2024 alle ore 12.00 del 22 novembre 2024. In caso di indisponibilità delle risorse stanziate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che per il 2024 ammontano a 20 milioni di euro (circa la metà rispetto alle precedenti edizioni), la comunicazione comparirà sul sito di Invitalia che gestisce l’incentivo.

Come presentare la domanda

  • La domanda può essere presentata sull’apposita piattaforma online alla quale si accede grazie a SPID, CIE, CNS
  • Una volta entrati si può scegliere l’incentivo sul quale presentare la richiesta, in questo caso il bonus colonnine domestiche
  • Compilare la domanda in ogni sua parte e lasciare il proprio indirizzo PEC.

L’importo del bonus

  • L’incentivo ammonta fino ad un massimo di 1.500 euro a installazione se richiesto da una persona fisica; fino a 8.000 euro se richiesto da un condominio.
  • L’erogazione del bonus avviene entro 90 giorni dall’ultimo giorno di presentazione delle domande.

 

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  • Al via il progetto “In Sinergia” per far conoscere a tutti il valore della sostenibilità

Al via il progetto “In Sinergia” per far conoscere a tutti il valore della sostenibilità

4 Luglio 2024

Si rivolgerà a tutte le 20 regioni del territorio nazionale e si concluderà ad agosto 2025, il progetto “IN SINERGIA” – Percorsi multigenerazionali e multistakeholders per lo sviluppo INclusivo e Sostenibile del Paese”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali*, coordinato da Adiconsum, in partnerariato con Anteas – Associazione Nazionale tutte le età Attive per la Solidarietà APS, Movimento Consumatori APS, NeXt Nuova Economia per Tutti APS ETS, Adiconsum Regionale Lombardia APS, Adiconsum Marche APS, Adiconsum Veneto APS, Anteas Lazio ODV, Anteas Lombardia ODV, Movimento Consumatori Ravenna APS, Tutelattiva APS. Ecco obiettivo e attività nel dettaglio.

L’obiettivo di “In Sinergia”

Obiettivo di “In Sinergia” è promuovere una sostenibilità concreta attraverso azioni su tutto il territorio nazionale:

sensibilizzando:

  • i giovani alla sostenibilità integrale con incontri nelle scuole/università/centri di aggregazione
  • la popolazione anziana sui vantaggi della sostenibilità con incontri di prossimità coinvolgendo centri anziani/circoli ricreativi

sostenendo:

  • le fasce più deboli della popolazione affinché traggano vantaggi dalla sostenibilità

coinvolgendo:

  • aziende e consumatori per una produzione ed un consumo più sostenibili ed inclusivi coinvolgendo Organizzazioni di impresa, Camere di Commercio, ecc..

Nonostante, infatti, il mondo stia lavorando e si stia impegnando per raggiungere gli obiettivi previsti dall’Agenda ONU 2030 (17 ESG), c’è ancora la convinzione che la sostenibilità sia qualcosa per pochi, quando è il concetto di sostenibilità stesso a dirci che essa crea valore per tutti.

In questo periodo dominato dagli scenari di conflitto internazionale, dalla crisi climatica, dalla scarsa coesione sociale e dalle diffuse incertezze del sistema economico-finanziario, l’unica certezza è che la sostenibilità può e deve essere il motore trainante dello sviluppo equo e pacifico per tutta l’umanità.

Le attività di “In Sinergia”

Le attività di “In Sinergia” sono le seguenti:

  • incontri con i vari target del progetto (giovani, anziani, ecc.) anche in collaborazione con imprese virtuose, istituzioni, enti e associazioni della società civile
  • istituzione di un help desk dedicato e chat/call center
  • organizzazione del “Villaggio della Sostenibilità” ed iniziative satelliti a livello territoriale.

Per saperne di più, clicca qui

*Progetto realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Anno 2023 – Avviso 2/2023,  a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i.

Gas: costo di giugno in aumento per i consumatori “vulnerabili”

3 Luglio 2024

Altro aumento dell’energia per i consumatori “vulnerabili”. Dopo quello del +12% della bolletta della luce, annunciato dall’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, per il III trimestre 2024, è ora la volta di quello del gas. Vediamo nel dettaglio.

Costo del gas del mese di giugno 2024 per i “vulnerabili”

Per i consumatori che rientrano nella categoria dei “vulnerabili”*, che, a seguito della completa liberalizzazione del mercato del gas, rientrano nel Servizio di tutela della Vulnerabilità, il costo del gas è ancora aggiornato mensilmente dall’Arera. Per la tariffa del mese di giugno, l’Autorità ha annunciato un incremento del +3,8% rispetto a maggio scorso.

L’incremento è dovuto all’aumento delle quotazioni all’ingrosso.

Pertanto:

  • il prezzo di riferimento è di 107,55 centesimi di euro per metro cubo di gas.

Composizione della bolletta del gas del mese di giugno

La bolletta risulta così composta:

  • spesa per la materia gas naturale: 44,95%
  • spesa per imposte: 29,5%
  • spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 22,81%
  • spesa per oneri di sistema: 2,74%.

*over 75 anni, percettori di bonus sociale, disabile (L. 104/92), residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

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  • Elettricità e fine del mercato tutelato: il “Quaderno del Consumatore” del progetto “DICO Sì” spiega che cosa succede

Elettricità e fine del mercato tutelato: il “Quaderno del Consumatore” del progetto “DICO Sì” spiega che cosa succede

1 Luglio 2024

Dal 1° luglio nel nostro Paese, non esiste più, con i dovuti distinguo, il mercato tutelato dell’energia, almeno così come è stato per tanti anni. Quali ripercussioni ha questo cambiamento per i consumatori? Dopo il Quaderno “Viaggiare sostenibilmente”, il progetto “DICO Sì – Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D. M. 06/05/2022, articolo 5, ha realizzato un quaderno dedicato alla fine del mercato tutelato. Vediamo di cosa tratta nel dettaglio.

Fine del mercato tutelato

Il Quaderno sulla fine del mercato tutelato dell’elettricità del progetto “DICO Sì” è articolato in una serie di domande, che sono quelle che poi si fa effettivamente il consumatore, e una serie di schede informative su come leggere la bolletta della luce, che cos’è il tanto famigerato PUN, come si accede al Portale dei consumi.

Tra le domande più gettonate ci sono quella su come scegliere un operatore del mercato libero, anche per non incorrere in brutte sorprese e ritrovarsi con delle bollette pazze, se è possibile passare dal Servizio a Tutele Graduali al mercato libero, che cosa succede ai consumatori c.d. “vulnerabili”*, quali sono e come funzionano i bonus sociali di luce e gas.

LEGGI IL QUADERNO DEL CONSUMATORE – FINE DEL MERCATO TUTELATO

Per scaricare il pdf, clicca qui

Per saperne di più sul progetto “DICO Sì”, clicca qui

*over 75 anni, percettore del bonus sociale, disabile (L. 104/92), residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

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  • Energia elettrica: dal 1° luglio fine del Mercato Tutelato. Per i “non vulnerabili” Servizio a Tutele Graduali o Mercato Libero. Mercato Tutelato solo per i “vulnerabili”

Energia elettrica: dal 1° luglio fine del Mercato Tutelato. Per i “non vulnerabili” Servizio a Tutele Graduali o Mercato Libero. Mercato Tutelato solo per i “vulnerabili”

1 Luglio 2024

Dal 1° luglio 2024, il mercato tutelato dell’energia elettrica non esiste più, o meglio rimane riservato solo ai consumatori c.d. “vulnerabili”. Tutti gli altri, cioè i “non vulnerabili” usufruiranno o del Servizio a Tutele Graduali o degli operatori che operano nel Mercato Libero. Ecco che cosa c’è da sapere.

Consumatori “non vulnerabili”: Servizio a Tutele Graduali o Mercato Libero

  • Il Servizio a Tutele Graduali (STG) è il servizio di cui usufruiranno i consumatori “non vulnerabili” che fino all’ultimo sono rimasti nel mercato tutelato. Dal 1° luglio i consumatori riceveranno l’energia elettrica dall’operatore che si è aggiudicato l’asta per il territorio in cui risiedono (per conoscere qual è quello della tua zona, clicca qui Ciò significa che i prezzi, fissi o variabili, li deciderà il fornitore assegnato. L’ARERA, cioè l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, deciderà invece le solo condizioni contrattuali.
  • Il Mercato Libero è un mercato in cui sono presenti centinaia di venditori, che per vendere l’energia devono essersi iscritti in un apposito elenco. Nel Mercato Libero, sia le tariffe che le condizioni economico-contrattuali sono decide dall’operatore. Essere riforniti da un operatore del mercato libero è una scelta libera e individuale. In qualsiasi momento, in presenza di un’eventuale tariffa ritenuta conveniente dal consumatore, è possibile effettuare il cambio, sia per passare da un operatore del Mercato Libero ad un altro del Mercato Libero che dal Servizio a Tutele Graduali ad un operatore del Mercato Libero.

Consumatori “vulnerabili”: Mercato Tutelato

I consumatori c.d. “vulnerabili”* continueranno ad essere serviti in modalità tutelata, ossia le condizioni economico-contrattuali delle loro bollette saranno gestite dall’ARERA ed aggiornate ogni tre mesi. Per conoscere l’ultimo aggiornamento, clicca qui

* over 75 anni, percettore del bonus sociale, disabile (L. 104/92), residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

Per saperne di più, leggi il Quaderno del Consumatore “Fine del mercato Tutelato” del progetto “DICO Sì

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