Neanche i grandi colossi dell’informatica possono
garantire la piena sicurezza nei confronti delle minacce che si annidano
online, infidi “script” in grado di compromettere la sicurezza del nostro pc.
Tanto per fare un esempio: i ricercatori di ICEBRG,
società specializzata in sicurezza informatica, hanno recentemente individuato
ben quattro estensioni di Google Crome, cioè delle applicazioni presenti in
ogni browser, in grado di infettare i pc: http Header Request, Nyoogle,
Stickies e Lite Bookmarks.
Adware
Nello specifico, le quattro estensioni incriminate
presenti nello store del browser erano “Adware”, una sorta di virus informatici in grado di aprire
annunci pubblicitari sia all’interno della pagina di ricerca che in altre
finestre.
Oltre ad essere fastidiosi, gli Adware possono rallentare
notevolmente il caricamento delle pagine e, nel caso di utenti poco abituati
all’utilizzo del pc, potrebbero veicolare truffe e altri virus.
Controlli
non sufficienti?
Prima che Google le eliminasse dallo store, le
estensioni incriminate avevano già raccolto oltre mezzo milione di download;
cifra preoccupante se pensiamo che stiamo parlando di estensioni piuttosto
specifiche (navigazione anonima e strumenti di gestione dei segnalibri) che
sono rimaste a disposizione di tutti per un lasso di tempo non proprio breve.
Come sottolineato dai ricercatori, i rischi potrebbero
essere ben più gravi se, al posto degli Adware, i malintenzionati avessero
distribuito virus ben più pericolosi in grado di prendere il controllo delle
webcam o di rintracciare informazioni personali.
Come
evitare brutte sorprese
Il fatto che un’estensione sia presente in uno
store ufficiale (Google Chrome, Firefox, Safari) non significa che sia priva di
rischio; per questo, come nel caso delle app, è sempre opportuno informarsi sull’identità
del produttore e dare un’occhiata anche alle recensioni degli utenti.