Per Adiconsum la tutela del nostro pianeta e delle nostre vite presenti e di quelle delle generazioni future non è rinviabile. Per questo Adiconsum aveva aderito, unica Associazione Consumatori, alla Campagna internazionale “Together4Forests” per sostenere il Regolamento sui prodotti “Deforestation Free”, proposto dalla Commissione europea, considerato che l’Europa è il secondo Paese al mondo che, dopo la Cina, a seguito del consumo di alcuni prodotti, provoca la deforestazione di ampie zone del pianeta. In mancanza di regole per ridurre la deforestazione, si calcola che l’Unione europea potrebbe causare la perdita di oltre 248.000 ettari di foresta.
Che cosa sono i prodotti “Deforestation free”
Sono quei prodotti la cui produzione non è legata alla deforestazione o al degrado delle foreste. Si tratta quindi di prodotti che rispettano l’ambiente non contribuendo alle emissioni di gas serra e quindi al cambiamento climatico; inoltre non contribuendo all’abbattimento di alberi proteggono anche la biodiversità. Infine, ma non ultimo, non violano il diritto alla terra delle popolazioni indigene che vi abitano.
Il Regolamento europeo sui prodotti Deforestation Free (EUDR)
Dopo molteplici appelli e incontri, nel 2023 è stato raggiunto un accordo preliminare fra Parlamento, Consiglio e Commissione europei sulla legge che vieta la commercializzazione nei Paesi dell’Unione delle materie prime che causano deforestazione o degrado forestale, tra cui: bovini, cacao, caffé, palma da olio, gomma, soia e legno.
Il nuovo appello e la firma di Adiconsum
Il nuovo appello firmato da Adiconsum e da altre 94 organizzazioni della società civile rivolto ai leader dell’Unione europea ad onorare gli impegni presi, si è reso necessario alla luce dei seguenti fatti:
- a fine 2024, il Consiglio europeo ha adottao una modifica in cui rinviava di un anno l’applicazione del Regolamento, avallata da un accordo provvisorio con il Parlamento. A seguito di quella modifica, l’applicazione anche delle procedure di “due diligence” previste per gli operatori sono slittate a dicembre 2025
- lo scorso 21 ottobre la Commissione europea ha proposto un nuovo testo del Regolamento EUDR che ha ridotto in maniera significativa gli obblighi degli operatori e dei commercianti, che chiedono ulteriori modifiche che, se accolte, alleggerirebbero non di poco la portata della legge.