La bolletta elettrica sembra arricchirsi sempre più di voci che nulla hanno a che fare con il consumo reale di elettricità del consumatore. Stavolta tocca alla TARI, cioè alla tassa sui rifiuti a poter essere inserita nella bolletta della luce, ma solo in caso di Comuni in dissesto finanziario. Lo dice un emendamento alla Legge di Bilancio in discussione in Parlamento e che deve essere ancora approvata.
Adiconsum ritiene invece necessario lavorare per ridisegnare la bolletta elettrica a partire dalle sue molteplici componenti, che, per una buona parte, hanno poco a che fare con l’utilizzo dell’energia elettrica da parte del consumatore, a cominciare dal peso e dalla composizione degli oneri generali di sistema molti dei quali più di interesse collettivo, e quindi, di competenza della fiscalità generale.
Una bolletta così appesantita ed eterogenea contribuisce alla crescita della povertà energetica.
Non ci sembra quindi opportuno utilizzare la bolletta elettrica per il recupero di partite economiche non strettamente attinenti al consumo di energia elettrica, quale appunto la TARI.
Come Adiconsum, cercheremo di contribuire a definire una bolletta elettrica leggibile, semplice e trasparente che sia espressione del consumo di energia elettrica reale del consumatore e a costi sostenibili.
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