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Detrazioni per interventi di risparmio energetico: la guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate

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Ufficio Stampa

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Risparmiare l’energia elettrica fa bene al portafoglio: se vuoi ridurre le tasse e ritrovarti con una bolletta più leggera, basta seguire la guida dell’Agenzia delle Entrate.

Con l’ultimo aggiornamento del mese di ottobre, infatti, sono state introdotte alcune novità vantaggiose per chi sta pensando di rendere la propria abitazione eco-friendly.

Ecco alcune cose da sapere:

Scadenze

La Legge di Bilancio 2018 ha prorogato al 31 dicembre 2018 la possibilità di usufruire di una detrazione fiscale del 65% (Irpef o Ires) per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

 

Gli interventi

È possibile richiedere la detrazione fiscale per gli interventi di:

  • riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
  • miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni* – pavimenti – finestre, comprensive di infissi)
  • installazione di pannelli solari
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

*Si tratta di una tecnica per l’isolamento termico di un edificio

 

Novità introdotte per il 2018: detrazione dal 65 al 50%

Si riducono (passando dal 65% al 50%) le percentuali di detrazione per l’acquisto e la posa in opera di:

  • finestre comprensive di infissi
  • schermature solari
  • acquisto generatori di calore alimentati da biomasse (es. pellet) combustibili

 

 

La detrazione del 65%

È valida per:

  • l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori (fino a uno sgravio pari a 100.000 euro) in sostituzione di impianti esistenti, a condizione che l’intervento determini un risparmio di energia primaria, così come definito nell’allegato III del decreto MiSE 4 agosto 2011, pari ad almeno al 20%.
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione.
  • le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Le detrazioni per le caldaie a condensazione

Per le caldaie a condensazione esistono due tipi di sgravio a seconda del dispositivo installato:

  • 50% per le caldaie di efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A
  • 65% per le caldaie che sono di classe “A o superiore e, inoltre, sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti

IMPORTANTE: Sono escluse dalle spese agevolabili quelle sostenute per l’acquisto di caldaie a condensazione con efficienza energetica inferiore alla classe A.

 

Altre detrazioni ancora valide

Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2018, è possibile accedere all’agevolazione anche per l’acquisto e la posa in opera di:

  • schermature solari indicate nell’allegato M del decreto legislativo n. 311/2006, fino a un valore massimo della detrazione di 60.000 euro
  • impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.

La detrazione si applica anche per l’acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative, purché siano stati praticati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2018, garantiscano agli utenti una maggiore consapevolezza dei consumi energetici e permettano un funzionamento più efficiente degli impianti.

 

Condomini

Le detrazioni per interventi che riguardano parti comuni di un condominio o tutte le unità immobiliari che ne fanno parte sono state prorogate fino al 31 dicembre 2022.

Oltre alla detrazione del 70% – 75% (su un totale di spesa pari a 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari comprese nell’edificio), chi vive nelle zone sismiche 1, 2 o 3 potrà beneficiare di sgravi fiscali nel caso di interventi finalizzati a ridurre il rischio sismico  e precisamente:

  • detrazione dell’80% in caso di passaggio a una classe di rischio inferiore
  • detrazione dell’85% se il rischio sismico si riduce almeno di due classi.

Il limite di spesa, in questi due casi, è pari a 136.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.

 

Chi può usufruire delle detrazioni

Possono accedere alle agevolazioni fiscali:

  • persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni
  • contribuenti che conseguono reddito d’impresa
  • associazioni tra professionisti
  • enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale
  • istituti autonomi per case popolari
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.

 

No Tax Area

Dal 2018 è possibile cedere il credito, corrispondente alla detrazione spettante, anche per gli interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle singole unità immobiliari e non solo per quelli sulle parti comuni di edifici condominiali.

In sostanza, chi appartiene alla No Tax area potrà decidere di cedere il proprio credito a privati, compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari.

 

I Controlli

Da quest’anno chi usufruirà delle detrazioni energetiche dovrà prestare molta attenzione nel conservare i documenti, le dichiarazioni e le certificazioni per i controlli che saranno effettuati dall’ENEA:

  • le verifiche saranno effettuate su un campione di persone che hanno usufruito dei bonus
  • il procedimento di controllo sarà annunciato tramite raccomandata a/r oppure, se disponibile, attraverso posta elettronica certificata (PEC)
  • nella maggior parte dei casi il controllo si baserà sull’esame dei documenti utilizzati per ottenere lo sgravio fiscale
  • solo il 3% del campione verrà coinvolto con verifiche sul luogo di esecuzione degli interventi; in questo caso, riceverai una raccomandata a/e o PEC con un preavviso minimo di 15 giorni dall’intervento.

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