Dallo scorso 2 maggio
è possibile integrare o modificare i dati contenuti nel 730 precompilato messo
a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Tra le principali novità, riscontriamo
che l’elenco delle spese sanitarie riportate è molto più lungo rispetto allo
scorso anno, grazie all’aggiunta dei farmaci da banco e delle spese sostenute
per le prestazioni di psicologi, infermieri, ostetriche, radiologi, veterinari
e strutture autorizzate non accreditate.
Ma che cosa è opportuno verificare? Di
seguito un elenco dei riquadri ai quali prestare particolare attenzione.
·
redditi da lavoro
dipendente/lavoro autonomo/pensioni: nel caso ne abbiate di diversi, verificate
che siano stati riportati tutti, anche quelli occasionali
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spese sanitarie:
verificate di avere gli scontrini/ricevute delle spese sanitarie inserite nel
730 precompilato. Se non ne siete in possesso dovrete modificare l’importo
delle spese inserite. Verificate anche la correttezza delle spese detraibili:
spesso sugli scontrini sono riportate insieme quelle detraibili e quelle non
detraibili
·
mutuo: verificate se
è presente la detrazione degli interessi pagati
·
spese scolastiche.
Vanno inserite, perché non risultano nella precompilata, le spese per le rette, la mensa, il servizio
per il pre e post-scuola, i contributi liberali. Non è detraibile il servizio
di scuolabus. La detrazione per le spese è del 19% di una spesa massima di 564
euro
·
spese universitarie.
Verificate che le spese per l’iscriizone ai corsi/master/dottorati siano
riportati correttamente. Aggiungete eventuali canoni di locazione
·
spese funebri: oltre
a verificare la correttezza delle spese sostenute per il funerale, potete
aggiungere quelle sostenute per la lavorazione di marmi e lapidi. Le detrazioni
sono per un meassimo di 1.550 euro
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assicurazioni vita e
infortuni: verificate che i premi pagati per le polizze vita/infortuni
comunicati dalle compagnie siano corretti. Le detrazioni sono su una spesa
massima di 530 euro totali
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contributi
previdenziali
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contributi versati
per colf e badanti: verificate se la deduzione è stata già inserita nella
certificazione del sostituto d’imposta
·
bonus per il recupero
edilizio e bonus mobili: le spese sostenute con bonifico non parlante come gli
oneri di urbanizzazione devono essere aggiunte. Tutto ciò che è stato pagato
con bonifico parlante dovrebbe risultare già inserito come pure i lavori di
parti comuni condominiali comunicate dagli amministratori di condominio.
Verificare che queste spese siano state inserite
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bonus mobili: aggiungete
le spese pagate con bancomat/carte di credito/ bonifici ordinari. Risultano,
infatti, solo i bonifici parlanti!
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fabbricati: verificate
la presenza di tutti gli immobili posseduti; nel caso siano intervenute delle
modifiche rispetto al 2016, verificare la correttezza del “Codice di utilizzo”.
Prestate particolare attenzione ai dati relativi ad immobili affittati
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terreni: in caso di
terreni in zone collinari, che dal 2016 sono esentati dal pagamento dell’IMU,
controllate che la casella “Imu non dovuta” sia barrata
·
codice fiscale del
coniuge: verificare che sia stato inserito, anche nel caso in cui non sia
fiscalmente a carico, come pure quello dei figli nati.