Proprio alla vigilia dell’avvio delle vacanze estive, che vedono una moltitudine di consumatori raggiungere le località per le ferie mediante il trasporto aereo, è arrivata la notizia della posizione del Consiglio dei Ministri UE dei Trasporti sulla riforma del Regolamento CE n. 261/2004 che tutela i diritti dei passeggeri aerei, in caso ritardi, cancellazioni o negato imbarco. L’obiettivo dichiarato è modernizzare una normativa ormai datata, ma Adiconsum e il Centro Europeo Consumatori Italia sollevano forti perplessità, evidenziando criticità che potrebbero ridurre, anziché rafforzare, i diritti dei viaggiatori. Vediamo nel dettaglio.
Le principali criticità della Riforma dei diritti dei passeggeri aerei
In sintesi sono 4 i punti critici emersi dall’analisi di Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia:
- Compensazioni più difficili per i ritardi
Attualmente, i passeggeri hanno diritto a una compensazione con 3 ore di ritardo. La riforma propone soglie più lunghe, fino a 6 ore per i voli intercontinentali, riducendo drasticamente il numero di beneficiari e vanificando anni di progressi giurisprudenziali.
- Rimborso “fai da te” dopo 3 ore
Se la compagnia aerea non offre un’alternativa entro 3 ore, il passeggero può organizzarsi autonomamente e richiedere un rimborso. Tuttavia, senza criteri chiari, i viaggiatori rischiano costi elevati e incertezze, con un trasferimento di responsabilità dal vettore al consumatore.
- Modifica nominativo incerta
La possibilità di cambiare il nome del passeggero fino a 48 ore prima del volo è un’innovazione, ma non è specificato se sarà gratuita o soggetta a costi, rendendo il diritto potenzialmente solo un’opzione commerciale.
- Sbarco dopo 3 ore di attesa a bordo
Fissare un limite di 3 ore per i ritardi in pista è un passo avanti, ma il tempo è considerato eccessivo. Restano dubbi sull’applicabilità negli aeroporti congestionati e sull’efficacia di sanzioni per le violazioni.
Considerazioni di Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia
Aggiornare la normativa non può significare indebolire i diritti dei passeggeri. Innalzare le soglie per le compensazioni escluderebbe milioni di viaggiatori da tutele oggi garantite. Inoltre, lasciare il consumatore solo a gestire un problema, con la vaga promessa di un rimborso, è inaccettabile.
Adiconsum e il Centro Europeo Consumatori Italia chiedono che i negoziati con il Parlamento europeo rafforzino i diritti conquistati in 20 anni, rendendoli effettivi ed esigibili.
I diritti non si annunciano, si garantiscono, si rendono esigibile, si fanno rispettare.