Continua l’attività con l’uscita delle tabelle di febbraio 2025, per la prima volta con maggiori analisi e un commento comune, dell'”Osservatorio prezzi della tariffa di ricarica della mobilità elettrica di Adiconsum e TariffEV”.
PUN FEBBRAIO 2025 (PUN 0,150 €/kWh)
Ulteriori analisi e commenti riferiti a febbraio 2025, dell’”Osservatorio prezzi delle tariffe di ricarica della mobilità elettrica di Adiconsum e dell’app TariffEV“.
Alle novità proposte nella seconde tabelle (GENNAIO 2025), ecco ulteriori analisi e commenti.
Il numero dei punti di ricarica e delle infrastrutture a Dicembre2024 (Fonte Motus-E)
Totale punti di ricarica in Italia= 64.391, di cui 84% attivi pari 54.093
Totale infrastrutture in Italia = 33.414
Il PUN di Febbraio 2025 è aumentato dell’11% da Dicembre 2024 (inizio delle attività dell’Osservatorio) e del 5% rispetto a Gennaio 2025.
Abbiamo elaborato un prezzo medio per le 3 categorie AC, DC e HPC prendendo in esame i prezzi medi proposti nelle tabelle.
PREZZO MEDIO FEBBRAIO 2025:
AC: MIN 0,51 €/kWh – MAX 0,67 €/kWh (differenza del +31%)
DC: MIN 0,56 €/kWh – MAX 0,80 €/kWh (differenza del +43%)
HPC: MIN 0,56 €/kWh – MAX 0,82 €/kWh (differenza del +46%)
Commento
Dopo tre mesi dall’attivazione dell’Osservatorio delle tariffe della ricarica elettrica su strada pubblica è possibile ora far emergere le prime considerazioni che ci portano a dichiarare che fra il rifornimento con i carburanti fossili e quello con l’elettricità, purtroppo, non si è ancora raggiunta la PARITA’ TECNOLOGICA.
Il primo dato che emerge evidente è che per ricaricare la propria auto e soprattutto per trovare il prezzo al kWh più conveniente, il mercato offre la possibilità di utilizzare tantissimi servizi.
Dall’osservazione delle tabelle, infatti, si nota che il prezzo del kWh per ricaricare l’auto elettrica in luogo pubblico non è affatto stabile e che addirittura le sue variazioni possono essere, fra loro, abnormi e non di pochi centesimi come avviene per i carburanti tradizionali. Il prezzo, poi, è completamente dissociato dal costo reale di riferimento all’ingrosso dell’energia elettrica identificato con il PUN. Possiamo notare, per esempio, senza tener conto della diffusione delle colonnine in esame, che a febbraio un kWh alle colonnine lente (AC) lo troviamo da € 0,35 fino a € 0,90; alle colonnine fast (DC) da € 0,33 fino a € 0,94; alle colonnine super-fast (HPC) da € 0,45 fino a €0,94. Più avanti capiremo in parte il perché di tale variazione che comunque lascia aperti degli interrogativi.
Bisogna comprendere che il sistema di vendita che si è strutturato per le ricariche in pubblico prevede la presenza di tanti, forse troppi, attori. Come già indicato nella spiegazione di come leggere le tabelle, per ricaricare l’auto, l’utente deve scegliere fra una moltitudine di società di servizio italiane o estere (EMPS) che attraverso app o tessere RFID, gestiscono pagamenti e fatturazione relativi alla ricarica effettuata e ne stabiliscono il prezzo. La colonnina dove però si realizza fisicamente la ricarica è installata, attivata e gestita per l’infrastruttura da Aziende (CPO) che sostengono, fra l’altro, un forte investimento e che possono anche non essere EMPS. Tale sistema garantisce, quindi, un’altissima concorrenza fra i tanti EMPS che di conseguenza però genera anche una fortissima variazione del prezzo del kWh.
Il consumatore comune pensa che utilizzando con il suo stesso EMPS le colonnine di un CPO che è anche EMPS dovrebbe ottenere prezzi più bassi, essendo tutta la gestione del sistema in mano ad una sola azienda; invece dall’osservazione dei i dati rilevati dall’osservatorio, in tutti i 3 mesi presi in esame, appare evidente, che nella stragrande maggioranza dei casi non è così, anzi gli EMPS che sono anche CPO hanno spesso i prezzi più alti. Nella tabella di febbraio delle colonnine lente su 16 CPO che operano anche come EMPS solo 4 praticano un prezzo più basso in confronto agli EMPS concorrenti. Nella tabella delle colonnine fast su 15 CPO che operano anche come EMPS solo 3 praticano un prezzo più basso in confronto agli EMPS concorrenti e nelle tabelle delle colonnine ultra-fast su 9 CPO anche EMPS solo 2 offrono un prezzo più basso.
Osservando la 6^ colonna delle tabelle, ci si rende conto che la percentuale di prezzo praticato fra un CPO/EMPS e un semplice EMPS concorrente può arrivare anche ad incrementi di prezzo del 20-30%. Addirittura nella tabella delle colonnine fast troviamo alcuni operatori CPO/EMPS che praticano incrementi di prezzo del 139% e del 62%.
L’analisi dei dati fino qui emersi dimostra che il costo del kWh per ricaricare l’auto è determinato da un enorme numero di EMPS che offrono prezzi con differenze fra loro enormi (non comprendendo la motivazione), rendendo quasi impossibile per il consumatore il confronto fra i vari operatori. Non si deve poi dimenticare che si sta trattando l’erogazione di energia elettrica che ha un costo della materia prima ben definito. Va bene la concorrenza, ma senza limitare il diritto del consumatore ad avere la corretta informazione e soprattutto la libertà di scelta, garantendo il confronto che in questo mercato ci sembra per ora molto limitato.
Altro dato che occorre mettere in evidenza è relativo all’osservazione della quarta e quinta colonna dove è possibile distinguere i prezzi proposti da EMPS italiani e EMPS stranieri. Osservando i prezzi indicati in verde (quelli più bassi) appare subito evidente che quelli che applicano la tariffa più economica sono maggiormente gli EMPS esteri. Di conseguenza ci chiediamo perché i CPO accordano tariffe dell’energia elettrica più basse agli EMPS stranieri?
Queste indicate sono le prime considerazioni che emergono e sicuramente altre ne arriveranno continuando a pubblicare ogni mese le tabelle dell’Osservatorio prezzi ricariche elettriche. Oltre a vigilare su questo particolare mercato, l’Osservatorio permette anche a tutti i cittadini di comprendere meglio come ricaricare la propria auto elettrica e soprattutto di poter anche effettuare in parte le comparazioni necessarie per spendere meno.
COME LEGGERE LE TABELLE
PRIMA COLONNA: NOME CPO
CPO (Charging Point Operator- Operatore dei punti di ricarica) – Le aziende che si occupano di installare, gestire e manutenere le reti di stazioni di ricarica attraverso una piattaforma interconnessa. Indicati in ordine decrescente in base alla presenza di colonnine sul territorio, come rilevato nella piattaforma PUN (Piattaforma Unica Nazionale dei punti di ricarica per i veicoli elettrici. ) realizzata dal MASE.
SECONDA COLONNA: evidenzia se il CPO è anche EMSP
EMSP (EMobility Service Provider – fornitore di servizi di mobilità elettrica) – Fornisce ai clienti finali i servizi necessari per effettuare le ricariche e l’interoperabilità con i vari CPO attraverso specifiche modalità e App.
Viene indicato con un SÌ o un NO se il CPO svolge direttamente anche il ruolo di EMSP.
Il CPO può abilitare uno o più (EMSP) a fornire servizi di ricarica ai clienti finali.
TERZA – QUARTA-QUINTA COLONNA: PREZZI EFFETTUATI DALL’ EMSP
- TERZA COLONNA: Prezzi al kWh applicati con APP prodotta e fornita dallo stesso CPO con ruolo di EMSP
- QUARTA COLONNA: PREZZI EFFETTUATI DA EMSP ITALIANI
Prezzi (migliori tariffe) al kWh applicati con APP di operatori esclusivamente EMSP italiani che forniscono servizio di ricarica al cliente finale alle colonnine del CPO indicato nella colonna 1 - QUINTA COLONNA: PREZZI EFFETTUATI DA EMSP STRANIERI
Prezzi (migliori tariffe) al kWh applicati con APP di operatori esclusivamente EMSP stranieri che forniscono servizio di ricarica al cliente finale alle colonnine del CPO indicato in colonna 1.
SESTA COLONNA: DIFFERENZA PERCENTUALE DI PREZZO
Incremento/decremento % tra la tariffa del servizio della ricarica tra App fornita dal CPO e la miglior tariffa fornita tra le altre APP di EMSP italiani o stranieri.
SETTIMA COLONNA: MEDIA PREZZO
Risultato della media, sommando tutti i costi presenti in tabella per ricarica alla colonnina del CPO indicato nella colonna 1.
OTTAVA COLONNA: ABBONAMENTI, SE PRATICATI
In questa colonna vengono descritte (per un corretto confronto) le diverse tariffe previste con abbonamenti prepagati (o sconti applicati) per un determinato quantitativo di kWh per mese.
Tariffe Colonnine elettriche in Corrente Alternata – AC – LENTE (MAX 22KW)
Riferite a colonnine di ricarica presenti principalmente in ambito urbano
per una ricarica che prevede una sosta lunga


Tariffe Colonnine elettriche in DC – FAST (50-150 KW)
Utilizzate principalmente in ambito urbano ed extraurbano per una ricarica rapida


Tariffe Colonnine elettriche in HPC – ULTRA FAST (+ 150 KW)
Utilizzate principalmente in ambito autostradale e scorrimento veloce
per una ricarica ultra rapida in circa 15-20 minuti (10-80%)


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