È stato presentato l’8° Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Coldiretti, Fondazione Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, promossa e istituita nel 2014 da Coldiretti, e Eurispes. Preoccupanti i dati emersi.
L’8° Rapporto
L’agroalimentare è un settore attrattivo per la criminalità organizzata, perché con la sua filiera allargata ha un valore di 620 miliardi di euro e di circa 70 miliardi per l’export.
Il business delle agromafie ha raggiunto i 25,2 miliardi, quasi raddoppiando il fatturato in poco più di un decennio, superando le perdite pandemiche e ampliando il raggio d’azione.
Le attività includono: caporalato, falsificazione e sofisticazione alimentare, controllo della logistica, appropriazione di terreni agricoli e fondi pubblici, usura, furti e cybercrime.
L’obiettivo primario della criminalità in questo settore è il controllo di fondi pubblici, mercati e appalti, spesso con la complicità di professionisti e documenti falsi. Le infiltrazioni colpiscono ristorazione, mercati ortofrutticoli e grande distribuzione, con frodi alimentari come prodotti adulterati o privi di etichetta, venduti soprattutto nei discount. I settori più coinvolti sono vino, olio, mangimi e riso, con uso di agrofarmaci vietati e false certificazioni bio da importazioni dell’Est Europa. Spiccano inoltre l’Italian Sounding e le frodi sul packaging.
Un’attività criminale che lede i diritti di tutti: lavoratori, imprese, famiglie.
Il Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare
I crimini nell’agroalimentare si ripercuotono inevitabilmente sull’ultimo anello della catena che è rappresentato dai consumatori e dalle loro famiglie. Ecco perché Adiconsum ha accolto con estremo piacere l’invito a partecipare per dare il proprio contributo alla lotta alla criminalità, unica Associazione Consumatori, al Comitato Scientifico dell’Osservatorio composto tra gli altri da Procuratori, Magistrati, Giudici, Avvocati, Professori, Rappresentanti della Corte di Cassazione e della Corte dei Conti, Ministero dell’Agricoltura, Ministero della Giustizia, Antimafia e Antiterrorismo, Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), Polizia, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Istituto zooprofilattico, Inail, CREA, istituti bancari, Agenzia delle Entrate Riscossione.
Potenziamento degli strumenti per la lotta ai crimini agroalimentari
L’8° Rapporto è stato anche l’occasione per presentare il disegno di legge sulle sanzioni in agricoltura e pesca approvato dal Consiglio dei Ministri, frutto dell’attività dell’Osservatorio Agromafie, con la riforma del codice penale proposta dalla cosiddetta “Legge Caselli” e l’inclusione di un nuovo capo interamente dedicato ai delitti contro il patrimonio agroalimentare.