Coordinatore: BEUC – The European Consumer Organisation
Ente promotore: European Climate Foundation
Partner: Adiconsum, ZPS Slovenia, S.O.S. Poprad Slovakia, CLCV Francia
Breve descrizione
L’entrata in vigore della direttiva EPBD sull’efficienza energetica degli edifici comporterà la necessità di effettuare lavori di ristrutturazione: involucri, impianti, ecc. In Italia abbiamo circa 36 milioni di abitazioni, molte delle quali hanno una scarsa efficienza energetica: la varietà di tipologie costruttive, fasce climatiche, profili di uso dell’immobile ed abitudini di consumo, la varietà di composizione e condizioni economiche delle famiglie ed altri fattori rendono molto complesso fornire “ricette” uniche e studiare soluzioni ottimali in senso assoluto sotto il profilo tecnologico e commerciale. Ogni caso ha le sue specifiche sfide da affrontare e una specifica combinazione di soluzioni in termini di interventi di efficientamento e modalità di finanziamento.
Le famiglie hanno necessità di supporto competente ed indipendente per comprendere quali siano le soluzioni migliori in relazione alla propria abitazione e al proprio profilo. Questo progetto focalizza due strumenti chiave: l’attestato di prestazione energetica dell’abitazione (il certificato APE) e i mutui e finanziamenti “Green” per comprendere se siano già oggi efficaci, accessibili e concretamente utilizzati.
Obiettivi specifici del progetto
- Verificare la qualità, il costo e l’affidabilità degli attestati di prestazione energetica (certificati APE), migliorare l’offerta professionale dei certificatori e incoraggiare un uso effettivo dell’APE come strumento di analisi energetica e supporto alla programmazione degli interventi.
- Conoscere e valorizzare gli strumenti di finanziamento che possono incentivare le famiglie all’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B o alla ristrutturazione (mutui Green) esaminando le condizioni di maggior favore offerte a chi acquista case efficienti energeticamente o le ristruttura e fini di efficientamento
- Sensibilizzare i decision makers al bisogno di politiche eque, attente all’inclusività della transizione ecologica, così come di strumenti di incentivazione pubblici adeguati alle nuove sfide.
Attività:
- Mystery shopping sui certificati APE: 3 abitazioni campionate a Roma, 5 APE commissionati a professionisti diversi su ciascuna, 1 APE di riferimento redatto a cura del Collegio dei Geometri di Roma ed esame comparativo dei 5 certificati ottenuti.
- Survey rivolta alle banche ed intervista in profondità sui mutui e prestiti Green
- Attività di comunicazione e disseminazione dei Report per sensibilizzare il pubblico, i professionisti e i decisori politici
Pubblichiamo qui di seguito le ulteriori informazioni e gli aggiornamenti rilasciati dalle banche che hanno partecipato alla raccolta dati nel luglio scorso, che ringraziamo per la disponibilità, l’accuratezza e la pazienza con cui hanno seguito il nostro lavoro.
UniCredit
ESG e Sostenibilità per una finanza sostenibile. In linea con la nostra ambizione di essere la banca per il futuro dell’Europa, le tematiche di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) sono una parte fondamentale della nostra cultura e della nostra mentalità. Esse guidano e ispirano ogni decisione che prendiamo e tutte le azioni che intraprendiamo. Sappiamo anche che non sarebbe possibile raggiungere il nostro Purpose di fornire alle comunità le leve per progredire senza garantire i più elevati standard ESG in tutta la nostra banca. Ecco perché i principi ESG sono del tutto integrati in UniCredit Unlocked, il nostro nuovo piano strategico per aiutare i nostri clienti verso una transizione giusta e sostenibile per una società migliore.
Intesa Sanpaolo
Il contributo di Intesa Sanpaolo al raggiungimento degli obiettivi europei sulla riduzione delle emissioni dei gas serra si concretizza, in ambito Mutui, con l’offerta di finanziamenti allineati alle indicazioni della Tassonomia Europea (Regolamento UE 2020/852): dal 25 novembre 2024, la Banca ha rinnovato il Mutuo Domus Green che, rispetto alla precedente impostazione incentrata sulla sola classe energetica, valorizza elementi caratteristici del consumo effettivo dell’immobile e del contesto nel quale è ubicato:
- anno di costruzione (ante 2020 e post 2020)
- Ubicazione in una delle sei zone climatiche del nostro Paese
- Consumo energetico dell’immobile (PED: consumo in Kwh/m2)
Con la rinnovata offerta di mutui green Intesa Sanpaolo intende confermare l’importanza dell’efficienza energetica degli immobili come elemento che coniuga la tutela dell’ambiente in cui viviamo con la sostenibilità economica delle famiglie conseguita attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare e la riduzione dei costi per consumi energetici.
Banca Mediolanum
Banca Mediolanum è nata nel 1997, ma le sue origini risalgono al 1982 quando, con il nome di Programma Italia, iniziò ad offrire prodotti assicurativi e servizi di consulenza globale nel settore del risparmio e della previdenza. Banca Mediolanum è consapevole del ruolo sociale che riveste, sviluppando soluzioni innovative per favorire comportamenti sostenibili nell’interesse della collettività.
Per dare impulso e sostegno alla Green Economy, Banca Mediolanum ha costruito, nel corso del tempo, un’offerta ampia e diversificata di prodotti di finanziamento e di consulenza, dedicata ai consumatori e alle famiglie. Le iniziative si inseriscono nel percorso di impegno costante intrapreso in materia di sostenibilità, dimostrando un’attenzione crescente verso l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance.
BPER Banca
Il gruppo Bper, in linea con le crescenti iniziative nazionali ed europee volte ad incentivare il risparmio energetico e ad ammodernare il patrimonio immobiliare, dedica grande attenzione allo sviluppo di prodotti di finanziamento che abbiano un forte carattere di innovazione e di riduzione degli impatti ambientali. Bper ha affinato, pertanto, un’ampia offerta di mutui volti a premiare la scelta ecologica dei clienti che intendono acquistare una casa ecosostenibile o che vogliano realizzare la riqualificazione energetica o di un immobile residenziale che possiedono già o che intendono acquistare.
Intervista Geometra Roberto Assogna coordinatore commissione energetica e bioedilizia collegio dei geometri e geometri laureati di Roma

Gli Attestati di Prestazione Energetica (APE) rappresentano uno strumento fondamentale per valutare l’efficienza energetica degli edifici e per incentivare pratiche costruttive più sostenibili. Oltre a essere obbligatori in numerose transazioni immobiliari, gli APE offrono un parametro oggettivo per misurare i consumi energetici e l’impatto ambientale degli immobili. Tuttavia, recenti indagini svolte a Roma mettono in luce criticità importanti riguardanti l’uniformità di questi documenti.
Su richiesta dell’associazione Ad Consum, la Commissione Energetica, Acustica e Bioedilizia del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Roma, coordinata dal Consigliere Geometra Assogna Roberto, ha condotto un’approfondita analisi comparativa su 18 Attestati di Prestazione Energetica, redatti da sei tecnici diversi su tre immobili ubicati a Roma. Per ciascun immobile sono stati prodotti cinque APE da parte di professionisti differenti, più un ulteriore APE di riferimento elaborato dalla stessa Commissione, con l’obiettivo di confrontare i risultati e individuare eventuali incoerenze e margini di miglioramento.
L’obiettivo della relazione comparativa era duplice: da un lato valutare la coerenza dei dati tecnici riportati nei certificati, dall’altro indagare sulle modalità operative dei professionisti incaricati. Il confronto sistematico ha permesso di evidenziare una serie di problematiche che minano la credibilità del sistema di certificazione energetica, soprattutto quando si tratta di edifici esistenti e non oggetto di ristrutturazioni recenti.
L’analisi ha messo in luce divergenze significative nei dati riportati nei diversi APE, pur trattandosi degli stessi immobili.
Le principali criticità individuate sono le seguenti:
Coordinate geografiche non uniformi: nonostante si trattasse dello stesso edificio, le coordinate GPS riportate nei certificati differivano sensibilmente, segno di un approccio non standardizzato nella raccolta dei dati.
Anno di costruzione differente: un dato importante per il calcolo della prestazione energetica.
Potenza nominale della caldaia: valori non coerenti tra i vari certificati, probabilmente dovuti a errori di rilievo o alla mancata verifica dei dati tecnici degli impianti.
Presenza o assenza di impianti di condizionamento: alcuni tecnici hanno rilevato condizionatori, altri no. Questo dimostra una certa superficialità nelle ispezioni in loco o una scarsa comunicazione con i proprietari.
Classificazione energetica divergente: la stessa unità immobiliare è stata classificata in classi energetiche diverse (ad esempio dalla C alla G), generando confusione per i proprietari e potenziali acquirenti.
Superficie utile variabile: differenze anche significative nella superficie degli appartamenti dichiarata nei certificati, elemento che influisce direttamente sul fabbisogno energetico stimato.
La relazione redatta dalla Commissione del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Roma, coordinata dal Geom. Assogna Roberto, conferma la necessità di una maggiore formazione tecnica, di linee guida più stringenti e di un controllo di qualità più rigoroso nella redazione degli APE. Il documento si propone soprattutto come base per un dialogo costruttivo tra professionisti, enti certificatori e istituzioni, al fine di garantire al cittadino attestazioni trasparenti, affidabili e comparabili.
Un passo importante per rafforzare la fiducia nel sistema e per promuovere una cultura della sostenibilità fondata su dati concreti e verificabili.
Intervista video a Mauro Vergari Direttore Ufficio Studi, Innovazioni e Sostenibilità